RIOMAGGIORE – La terza edizione del Rimazû Folk Festival – Suoni e voci tra la Liguria e il Mediterraneo – si svolgerà da venerdì 19 a domenica 21 agosto a Riomaggiore, nelle Cinque Terre.
La rassegna presenta un programma ampliato con la partecipazione di dodici artisti tra gruppi e solisti e un panorama musicale che spazia attraverso un’ampia gamma di generi, dal folk al rock, dal reggae al rap, dai cantastorie alla canzone d’autore fino alla musica contemporanea. Minimo comun denominatore di queste diverse sensibilità musicali sarà, da un lato, la lingua ligure, nella quale sono scritti i testi di tutti brani, e, dall’altro, lo sguardo al Mediterraneo, lo spazio linguistico e culturale in cui, grazie alla potenza marinara e commerciale della Superba, il genovese ha rappresentato una sorta di lingua franca, generando occasioni di contatto e reciproca contaminazione con altri e diversi idiomi.
Il festival si aprirà venerdì 19 alle 21 nella terrazza del Castello di Riomaggiore con il Quartetto Chitarristico di Padova che presenterà un programma ideato per la rassegna, intitolato «¡Cómo resuena la mar esta noche!».
Per musiche e danze intorno al Mediterraneo degno di nota è il fatto che nel corso della serata ci saranno tre prime esecuzioni assolute: uno dei brani è stato appositamente scritto per la formazione padovana dal compositore ligure Marco Reghezza, che sarà presente in sala, mentre gli altri due sono melodie che accompagnavano componimenti poetici dell’antica Grecia riscoperte in epoca moderna e arrangiate da Alessandro Marchiori, membro del quartetto con Ella Bernadette Nagy, Anna Favaro e Fabio Corsi.
Nella mattinata di sabato 20 il festival si sposterà nelle strade e tra la gente con Sciaàtu ‘nti carugi, stornelli itineranti attraverso gli angoli più suggestivi del borgo e sosta nelle cantine dei viticoltori riomaggioresi appositamente aperte per l’occasione. La partenza è di fronte alla loggia di Banchi in via Colombo alle 11 e nel corso della mattinata sono previsti collegamenti in diretta con Radio Skylab Varazze a cura di Stefano Pastorino e Donatella Durando, la quale sarà anche la presentatrice ufficiale di tutti gli eventi.
Alle 21 sempre di sabato, invece, è in programma il concertone con il meglio della canzone dialettale ligure in piazza del Vignaiolo. A fare gli onori di casa sarà la band riomaggiorese dei Grandi & fanti, la quale ha voluto raccogliere intorno a sé i tanti amici conosciuti attraverso la partecipazione al Festival della Canzone in Lingua Ligure, manifestazione nell’ambito della quale gli artisti che si avvicenderanno sul palco hanno ottenuto numerosi successi e riconoscimenti: Andrea Facco, Attilio Valeri, Audiovirale, Gnachi & fürbe, Mandillä, Maz Vilander & Makadam Zena, Renzo Graglia, u Cantautupittu, u Carbun & de Januaicans. Anche quest’anno al brano che più di ogni altro sarà ritenuto capace d’incarnare lo spirito del festival verrà attribuito un premio speciale assegnato dalla direzione artistica.
Domenica 21, infine, sempre in piazza del Vignaiolo alle 21, la rassegna si chiuderà con Dezandia de ŝtria!, concerto dei Grandi & fanti, i quali saranno accompagnati sul palco dal rapper genovese Mike fc. I padroni di casa presenteranno al proprio pubblico il nuovo brano Lamacrexa, vincitore del premio Elmo Bazzano per l’impatto scenico e la coerenza nel rapporto tra testo e musica all’ultimo Festival della Canzone in Lingua Ligure.
Attraverso una speciale maglietta celebrativa, inoltre, saranno ricordati i dieci anni di Vega vughina, primo pezzo appositamente scritto per la band e vero e proprio manifesto della sua poetica.
Come logo del festival sia stato scelto un bozzetto del pittore macchiaiolo Telemaco Signorini, il quale a fine Ottocento trascorse le sue estati nel paese delle Cinque Terre lasciandone preziose testimonianze pittoriche e letterarie. Il disegno raffigura un gruppo di bambini riomaggioresi in abiti tradizionali seduti in cerchio a giocare.
La manifestazione è organizzata da Rimazû – Società di Lingua e Cultura Riomaggiorese, con il patrocinio e il contributo del Comune di Riomaggiore e la partecipazione dei viticoltori locali, i quali hanno offerto le bottiglie di Sciachetrà con cui verranno premiati gli artisti.
“Non potrebbe esserci un premio migliore per un folk festival – dice Barbara Canepari, segretaria della Commissione Turismo del Comune di Riomaggiore e membra dello staff della rassegna – Il passito liquoroso, decantato fin dal Medioevo da poeti e viaggiatori e frutto del lavoro e della fatica dei vignaioli locali, è il prodotto per eccellenza della cultura popolare delle Cinque Terre, i segreti della cui produzione sono stati tramandati, proprio come la lingua ligure, di generazione in generazione”.