“Nel Mar Rosso rivive il mito dei ragazzi del ‘76”

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LA SPEZIA – Sono molti i motivi e le emozioni che rendono speciali i rapporti della città della Spezia con gli avvenimenti di queste settimane nel Mar Rosso.

Tra questi la grande storia industriale del cannone 76/62 MMI con il quale è stato abbattuto il drone degli Houthi che racconta così Giacomo Erario:

“È salito agli onori della cronaca il cannone 76/62 MMI con il quale cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare Caio Duilio nei pressi dello stretto di Bāb el-Mandeb nel Mar Rosso, ha abbattuto un drone suicida destinato a colpire e probabilmente affondare la stessa nave.

Nave che opera, come è noto, nell’area nell’ambito della missione europea Aspides a contrasto del terrorismo Houthi.

È doveroso ricordare che la produzione del cannone navale 76/62 mm MMI è stato uno dei più grandi successi nella storia della produzione OTO Melara negli anni ’70 grazie all’opera dell’allora Presidente Gustavo Stefanini assistito da Sergio Ricci, Arcangelo Ferrari, Alberto Conforti e Piero Borachia, membri del gruppo che fu poi soprannominato “I ragazzi del 76”.

Esemplari del cannone da 76/62 MM sono stati venduti a 53 fra le Marine più importanti e prestigiose di tutto il Mondo quali Stati Uniti, Israele, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Corea del Sud, Thailandia, Venezuela ed altre ancora.

Una pagina gloriosa della produzione industriale spezzina, con protagonisti spezzini.

La storia è narrata nel libro I ragazzi del 76. Vite parallele di Gustavo Stefanini e Sergio Ricci ,di Laura Maragnani (Autore) UTET, 2010″.

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