Il traffico container nel Porto della Spezia ha tenuto a gennaio e a febbraio

Tempo di lettura: < 1 minuto

LA SPEZIA – Nonostante le guerre in Ucraina e a Gaza con conseguenze sul traffico marittimo nel Mar Rosso per gli attacchi degli Houthi e la forzata deviazione del periplo dell’Africa e … nonostante il Capodanno Cinese, i traffici container nel Porto della Spezia hanno tenuto.

Lo dicevano già i dati sulle movimentazioni di Teus di fine gennaio, lo hanno confermato quelli di fine febbraio per i quali si rileva anche un leggero miglioramento sulla media del primo mese dell’anno. Movimentazioni che hanno salutato l’arrivo di marzo con un range tra le 150 e le 160mila movimentazioni appunto.

Si è entrati così in marzo, mese di tradizionale ripresa (appunto dopo il Capodanno Cinese che praticamente blocca quel Paese), non solo con il cauto ottimismo consigliato dalla sempre più grave situazione internazionale che obbliga alla navigazione a vista ma anche con uno sguardo al calendario degli arrivi che, sfalsati di due settimane, hanno assunto un ritmo normale, pur nella straordinarietà di una deviazione pesante per entrare nel Mediterraneo non più da Suez ma da Gibilterra.

Pensiamo che anche la ritrovata e poi rinforzata unità di intenti della comunità portuale spezzina e l’offensiva commerciale degli ultimi sei mesi abbiano favorito quella affidabilità e quella attrattività preziose presso le Compagnie di navigazione che scelgono di scalare il Porto della Spezia.

Dall’osservazione di questi primi giorni di marzo si evince, conteggiati i ritardi dovuti ai viaggi allungati per causa degli eventi geopolitici, insomma una costante nella cadenza degli arrivi che è necessaria a programmare un lavoro di movimentazione il più efficiente possibile.

 

 

Condividi :

Altri Articoli :

Iscriviti alla nostra newsletter