LA SPEZIA – Ci vorranno cinque mesi per sapere e capire se l’esperimento avviato dai miticoltori spezzini potrà essere il primo passo verso l’assoluta plastic free.
E’ grazie all’Associazione Mediterranea Acquacoltori (Ama) che, con Eraldo Rambaldi, Giuseppe Prioli e il professor Giampietro Ravagnan e soprattutto con il contributo dell’azienda di Stefano Cipriani, è iniziata la sperimentazione di reti tubolari in canapa nei quali coltivare i semi di mitili.
Lo scopo è di provare, presso la Mitilicoltura Spezzina, a creare una filiera dei mitili plastic free sostituendo il polipropilene, cioè materiale di plastica, con la canapa, fibra naturale.
Vero è che i miticoltori lavorano recuperano il più possibile i residui di plastica ma non per questo, come si vede, rinunciano a quella svolta blu-green nella quale sono impegnati con in prima linea Eugenio Borio e Paolo Varrella, che sono i presidenti delle due cooperative che compongono la Miticoltori Associati.
Assistiti in questa sperimentazione da Chiara Lombardi di Enea cui è affidata la supervisione di tutta l’operazione.
I risultati, come si è detto, potranno aversi tra cinque mesi.
Fonte: Linkedin che riprende Sondra Coggio Secolo XIX