Trieste – Anche Fincantieri lancia l’allarme sulla necessità di reperire maestranze e lo fa rilanciando il progetto “Maestri del mare”.
Progetto reso ancora più urgente e pressante dall’aumento del portafoglio ordini a 7,6 miliardi, più del triplo del primo semestre 2023 (2,1 miliardi) e superiori al dato dell’intero 2023 (6,6 miliardi).
Il quadro globale disegnato da Luciano Sale (nella foto), direttore Human Resources and Real Estate, è infatti questo: “Mentre in Oriente, dove il costo degli operai, della materia prima e dell’energia è basso a causa di standard qualitativi diversi dai nostri, si è concentrato lo shipbuilding di serie, cioè le unità semplici dal punto di vista ingegneristico e realizzate quasi con una catena di montaggio, in Occidente sono rimaste le navi ad alta complessità, da crociera, per la Difesa, per l’offshore, che rappresentano una minima percentuale rispetto al totale di quelle prodotte ogni anno nel mondo e che mantengono la loro ragione d’essere proprio nel valore aggiunto che riescono a esprimere”.
Ebbene: “questo valore aggiunto inizia in cantiere con gli sforzi dei nostri saldatori, carpentieri, molatori, tubisti e allestitori. Purtroppo, si tratta di professionalità che nel nostro continente, ma non solo, stanno sparendo, nonostante rappresentino una risorsa fondamentale per l’industria. A questa difficoltà si aggiungono il fatto che il mercato del lavoro post-pandemia si è ripreso a ritmi che nessuno avrebbe immaginato e il fatto di dover dover fronteggiare, ormai da anni, uno scenario demografico in drastico calo. Ci troviamo, insomma, nel pieno di una vera e propria sfida nell’attrarre e trattenere i giovani”.
La situazione aggiornata è che Fincantieri ha chiuso l’ultimo esercizio con un portafoglio ordini di 85 navi e che per sviluppare un tale carico sarà reclutare al più presto nuove risorse qualificate. Non solo all’interno dei confini nazionali.
In Tunisia, Marocco, Ghana, Filippine e Vietnam sono state create scuole, centri di formazione, corsi di specializzazione e di lingua, in Italia, tra le tante attività, è stato avviato il progetto “Maestri del Mare” lanciato nel 2023 dal Consorzio ELIS, di cui Fincantieri fa parte. Si tratta di un percorso di apprendimento di mestieri che creano valore, gli addetti alla costruzione delle grandi navi made in Italy. Un percorso basato su una visione strategica di mercato e di coscienza civile, volto a rafforzare tanto Fincantieri quanto il sistema Paese e dunque non solo nato per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, ma anche per sostenere e accelerare il cambiamento del modello produttivo, legato all’impiego di competenze che oggi risultano sempre più difficili da reperire.
Nello specifico, è stato messo a punto un percorso di formazione retribuito, con moduli didattici che alternano docenze frontali e attività di laboratorio, che si conclude con attività di training on the job nei cantieri.
Il progetto pilota avviato a fine 2023 ha visto l’inserimento di 90 operai specializzati nei cantieri italiani ed è poi stata avviata una seconda fase che prevede la selezione, la formazione e l’assunzione di altre 100 persone, con la mansione di operatori navali e addetti alla conduzione degli impianti navali. I primi corsi a prendere avvio, a settembre, si svolgeranno in Liguria. Il bando di selezione pubblica per la raccolta delle candidature è aperto.
Credit: da una intervista rilasciata ad Adriaports da Luciano Sale, direttore Human Resources and Real Estate del Gruppo Fincantieri