LA SPEZIA – Il nostro territorio è famoso nel mondo principalmente per le sue mete turistiche, la sua storia e la sua enogastronomia tipica, a cominciare da vini di nicchia sempre più apprezzati nei co corsi e nelle rassegne nazionali e internazionali.
E dunque se siete amanti del buon vino non potete di certo farvi sfuggire il Cinque Terre, un prodotto DOC lavorato esclusivamente nel territorio spezzino, più precisamente in una zona ben delimitata del comune di Riomaggiore. Per la sua produzione è vietata ogni pratica di forzatura, ma consentita l’irrigazione di soccorso, ha come caratteristiche principali un colore giallo paglierino più o meno intenso, un profumo netto e persistente e un sapore secco e sapido; va servito fresco tra 13 e 16 °C.
Tra le altre tipologia troviamo il Cinque Terre Costa de Campu, Costa de Posa e Costa de Sera. Più particolare, invece, è lo Sciacchetrà, un vino passito (prodotto con uva sottoposta a disidratazione) prodotto nelle Cinque Terre da uve che provengono dai celebri terrazzamenti.
La sua produzione richiede parametri ancora più stringenti rispetto al classico Cinque Terre DOC: il suo grado zuccherino deve corrispondere a 17º di alcol potenziale, non può essere vinificato prima del primo novembre dell’anno della vendemmia e tutte le operazioni per la sua produzione devono essere eseguite nella zona prevista per la DOC.
Parlando delle sue peculiarità troviamo un colore giallo dorato con riflessi ambrati, un profumo intenso e piacevole di miele ed un sapore armonico che spazia da dolce ad abboccato con un retrogusto mandorlato. È consigliato vivamente abbinarlo a formaggi o dolci.
Esiste anche la variante “Cinque Terre Sciacchetrà riserva” in cui è richiesto un invecchiamento fino al 1º novembre del 3º anno successivo a quello della vendemmia.
Passiamo ora alla zona di Levanto che con il suo “Colline di Levanto” non vuole essere secondo a nessuno. Come i precedenti, anch’esso è di denominazione di origine controllata (DOC) ed è prodotto nella provincia della Spezia. Ne esistono di tre tipologie: bianco, rosso e novello.
Il Colline di Levanto bianco presenta un colore giallo paglierino più o meno intenso, un odore delicato tendente al fruttato ed un sapore secco.
Dall’altra parte la “versione” rossa si presenta con un colore rubino più o meno intenso con un odore delicato ed un sapore asciutto e armonico mentre il novello possiede le stesse caratteristiche cromiche del rosso ma con odore più intenso ed un gusto sapido e aromatico.
Ultimo ma non per qualità, anche Luni ha la sua produzione che prende il nome di Colli di Luni di cui si possono degustarne ben quattro varianti. Le più classiche bianche e rosse, oltre la marcata differenza di colore, hanno un odore e un sapore in grado di essere ben riconoscibile tra le due varianti e, a proposito di varianti, quella rossa è presente anche in versione “riserva”.
Di Colli di Luni si può trovare anche Vermentino che alla vista si presenta con un colore paglierino più o meno intenso ma che all’olfatto non fa che marcare il suo intenso odore fruttato. Ad accompagnare il gusto ci pensa un sapore asciutto, armonico e delicatamente mandorlato;
Per essere assaporato al meglio dovrebbe venire servito con le tipiche pietanze liguri quali focaccia con il formaggio, trofiette al pesto, frittata di bianchetti, e piatti di mare in generale.
Tutte e quattro le varianti devono essere prodotte esclusivamente nella zona di La Spezia e Massa Carrara per assicurarsi la dicitura DOC.