Verdemare a Lerici con la visione di una cooperativa di comunità

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LERICI – Dal 2021 ad oggi la Verdemare, cooperativa di comunità di Lerici, obiettivo dell’amministrazione inserito nel programma, ne ha fatta di strada.

“Verdemare nasce dall’esperienza del progetto sociale Evergreen e da altre realtà cooperative che erano già presenti sul territorio lericino e che, insieme ad alcune persone fisiche ed alla spinta della amministrazione comunale, hanno dato vita ad una cooperativa di comunità che ha lo scopo di provvedere operativamente a svariati servizi sul territorio” spiega Enrico Casarino, presidente della cooperativa che ha 8 dipendenti ma che prevede altre 4 assunzioni nel  2024, tra cui anche alcune quote rosa.

Oggi la cooperativa di comunità Verdemare è una realtà solida del territorio comunale che si occupa di moltissimi servizi a completamento della visione del territorio come patrimonio comune da tutelare e sviluppare sul piano dei servizi alla cittadinanza ed al turismo. “Dalla piantumazione del verde, al decoro urbano, dal monitoraggio territoriale alla sua manutenzione ordinaria, in costante collaborazione e dialogo con l’amministrazione comunale e gli uffici” spiega ancora Casarino che prosegue: “Lavoriamo alla formazione di nuove competenze professionali per sviluppare servizi alla cittadinanza come la facilitazione nella ricerca di badanti o baby sitter, giardinieri o artigiani”.

Molti sono anche i progetti che la cooperativa ha in cantiere per il prossimo futuro.

“Stiamo lavorando a un progetto di orticultura su terreni che abbiamo di recente acquisito; stiamo mettendo in piedi, su richiesta del sindaco, un progetto per riportare in paese gli antichi mestieri artigianali come il calzolaio, la merceria, la lavanderia e stiamo anche lavorando a un progetto che coinvolge altre cooperative di comunità per dare vita ad una comunità energetica. Il nostro sogno è di recuperare e lanciare prodotti tipici, a partire da un olio a denominazione d’origine” conclude Casarino.

“Ho voluto fortemente la costituzione di questa realtà che oggi è il braccio operativo del Comune sul territorio, e che in prospettiva sarà un riferimento per tutti i servizi territoriali legati all’ambiente e al turismo. E’ per l’amministrazione un fiore all’occhiello in termini di qualità del servizio e anche sul piano occupazionale essendo fucina di nuovi posti di lavoro, ed esempio di integrazione. Solo qualche giorno fa, alla Marinella a San Terenzo, Joseph ha tagliato il nastro inaugurale della falesia e lui, come tantissimi altri, è l’esempio  di un’integrazione e e di un’accoglienza che è possibile” commenta il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti che conclude: “La cooperativa di comunità sostiene i bisogni della cittadinanza e anche del visitatore che potrà beneficiare di servizi unici che completeranno il suo soggiorno qui rendendolo confortevole, organizzato e di qualità”.

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Joseph Afolabi Olalekeka ha 55 anni; è nigeriano e da 10 vive in Italia. Oggi lavora a tempo indeterminato alla cooperativa di comunità Verdemare di Lerici. E’ qui in qualità di rifugiato politico: lui, cattolico e molto praticante, non poteva adeguare la propria vita alla sharia. Venti anni fa quindi lascia il suo paese e decide di migliorare la propria vita spostandosi a nord del mondo. Si ferma dieci anni in Libia dove si sposa ed ha due bambini che oggi vivono e studiano in Nigeria.

Dopo10 anni trascorsi in Libia, il regime di Gheddafi torna a minacciare Joseph che ancora una volta raduna le sue cose e si imbarca per l’Italia. Arriva a Lampedusa 10 anni fa e viene destinato in un centro di accoglienza a Bagnone. Da lì inizia la sua nuova vita. La sua umanità e gentilezza conquistano la comunità che gli trova un alloggio e nel 2022 anche un lavoro proprio alla cooperativa di comunità Verdemare.

“Ora sto bene. Voglio trascorrere il resto della mia vita qui e portare qui mia moglie e i miei figli appena avranno finito di studiare” spiega Joseph che continua: “Le persone qui mi vogliono bene, sono tranquillo e ringrazio per tutto quello che ho”. Joseph è un ingegnere civile, suona il sassofono e la chitarra. Oggi si occupa di piccole manutenzioni, taglio erba, pitturazioni. Nel tempo libero, suona, presta servizio nella parrocchia di Santo Stefano dove vive, e riposa, pensando al giorno in cui potrà riunire qui la sua famiglia.

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