Palermo – Varata in Fincantieri a Palermo l’”Al Fulk” la nave anfibia (Landing Platform Dock) commissionata dal ministero della Difesa del Qatar nell’ambito del programma di acquisizione navale nazionale.
Erano presenti il vice primo ministro e ministro della Difesa del Qatar, Khalid bin Mohamed Al Attiyah; il ministro della Difesa, Guido Crosetto e l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. L’unità, costruita interamente dai cantieri italiani, è progettata in accordo al regolamento Rinamil (classificazione delle navi militari) per garantire collegamenti terra-aria-marini efficienti.
Sarà altamente flessibile e in grado di svolgere diversi tipi di compiti, dagli interventi umanitari al supporto delle forze armate e alle operazioni di terra.
La nave è lunga 143 metri, larga 21,5 e potrà ospitare a 550 persone. E’ dotata di due rampe carrabili e di un bacino interno allagabile in grado di ospitare un mezzo da sbarco Lcm (Landing Craft Mechanized) pronto all’uso che può essere disposto sul ponte del garage e essere dispiegato con un sistema di gru. Il ponte di volo è dimensionato per ospitare l’elicottero NH90.
Tra i presenti stamane anche Khalid bin Yousef Al-Sada, ambasciatore del Qatar a Roma; Paolo Toschi, ambasciatore d’Italia a Doha; Renato Schifani, presidente della Regione siciliana; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo.
“E’ un momento importante perché dal 2009 una nave completa non usciva da quello che è oggi il più grande stabilimento che ci sia in Italia per la costruzione delle navi”, ha detto Crosetto. L’Al Fulk rientra nel più ampio contratto firmato nel 2016 con il ministero della Difesa del Qatar per la fornitura di 7 unità di superficie di nuova generazione. Un “momento importante” per Palermo, quindi, ma anche “per Fincantieri e ci auguriamo sia la prima di una lunga serie di navi, e non solo di pezzi, che escano da questo cantiere che è quello che ha più possibilità logistiche in Italia. Probabilmente – ha aggiunto Crosetto – questo è anche il cantiere che ha la migliore mano d’opera specializzata nella lavorazione dell’acciaio nel Paese“.
Questa è l’ultima unità di questa serie ma “ci saranno altre navi in futuro che possono essere costruite a Palermo. Qui c’è una vocazione fortissima sui traghetti per cui le prospettive per questo cantiere possono essere ottime in futuro”. “Da presidente oggi – ha affermato Schifani – sono veramente orgoglioso di essere qui a testimoniare la presenza della regione e l’orgoglio dei siciliani. Oggi festeggiamo il lavoro del nostro cantiere, un cantiere di eccellenza straordinaria, e degli uomini e delle donne che lavorano in maniera professionale. Anche la Regione dara’ lavoro ai cantieri con importanti commesse”.