TRIESTE – Si sta spostando a sud la Via della seta ferroviaria sia con il coinvolgimento della Turchia sia con un collegamento via nave da Istanbul a Trieste?
Lo scenario è descritto da Adriaport che riporta quanto prospettato da Enrico Samer, terminalista e agente marittimo nel traffico Ro-Ro tra la Turchia e lo scalo del Friuli Venezia Giulia, lungo l’Autostrada del mare.
E’ una delle tante conseguenze dell’invasione della Russia in Ucraina la ricerca di alternative al collegamento via treno fra la Cina e il porto fluviale di Duisburg.
Protagonisti dell’incontro i rappresentanti di Nunner, società di logistica olandese, i partner cinesi di Tiedada e Duisport che detiene il 15% di Interporto Trieste.
L’obiettivo era di cercare alternative al passaggio in Russia, per l’itinerario dei treni container. L’ipotesi prevedeva il “middle corridor”, ma con l’interruzione della via terrestre per creare un tratto via mare e poi concludere il viaggio ancora via ferrovia.
La nuova rotta meridionale attraverserebbe il Kazakistan, poi il Mar Caspio, l’Azerbaigian, la Georgia e la Turchia fino a Istanbul. Da Istanbul un collegamento via mare raggiungerebbe Trieste: da qui i container sarebbero caricati sul treno per Duisburg.
A confermare questa ipotesi anche la notizia secondo la quale si sta lavorando all’export di vino o di altri prodotti in direzione Cina, utilizzando questa direttrice. Si tratterebbe di un incentivo notevole allo sviluppo di questa tratta, considerando che i treni che ritornano in Cina fanno fatica a trovare carico.
La crisi provocata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha fatto tornate in auge l’ipotesi del Corridoio meridionale lungo la Nuova via della Seta. Ma anche in questo caso i treni dovrebbero però attraversare l’Iran, ancora sottoposto a sanzioni da parte degli Usa.