LA SPEZIA – Dalla presentazione in Confcommercio dell’indagine “Legalità ci piace” sui fenomeni illegali e il peso della criminalità sull’economia reale si sono avuti due spunti meritevoli di rilievo.
Il primo è quello del fenomeno dell’usura che in tempi non facili emerge come rischio. Il pericolo si sa non è un danno certo ma la guardia, si è convenuto, va tenuta alta. Presente all’incontro introdotto da Vittorio Graziani, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, il Vice Prefetto Vicario della Prefettura della Spezia, Giuliana Longhi ha assicurato che “il fenomeno dell’usura non è particolarmente evidente perché i dati ci indicano che dal 2018 al 2021 non è stato denunciato alcun reato. Non possiamo però ipotizzare che dopo questa crisi non ci siano casi. Bisogna lavorare – ha aggiunto – sulla prevenzione e sulla capacità di associazioni e forze di polizia di diffondere la conoscenza e di cercare di convincere le persone a formalizzare le denunce”. E ha concluso fornendo questi dati: “Negli ultimi anni, dal 2007, abbiamo avuto ad oggi sette domande di accesso al fondo di cui due negli anni 2006 e 2007 definite con la concessione del mutuo, altre due domande nel 2016 e 2017 ed infine nel 2022 sono pervenute tre istanze di usura bancaria.”
Il secondo è quello dell’abusivismo sul quale è intervenuta Karen Nilson, Responsabile Guide Turistiche, su quello che ha definito l’abusivismo per le professioni turistiche un problema si trascina da molto tempo anche perché ci sono gravi carenze normative e la nuova legge che è in Parlamento oltre a portare ad una deregolamentazione del lavoro omette sanzioni per gli irregolari. Ha poi fatto il caso delle Cinque Terre dove agiscono persone senza preparazione con ricadute sulla sicurezza e sull’evasione fiscale.
Alla presentazione sono intervenuti l’assessore Filippo Ivani con delega alla sicurezza e alla Polizia municipale Comune della Spezia che si è impegnato ad affrontare la questione dell’abusivismo turistico a livello di ministro mentre sull’usura ha sostenuto che c’è un problema regolatorio che porta ad avere una rapporto tra prestiti richiesti e non ottenuti molto alto e le persone rischiano quindi maggiormente di dover ricorrere a usurai con problemi di sicurezza e sociali.
Il Commissario Davide Bello della Polizia di Stato, il Comandante della Guardia di Finanza Capitano Benedetto Labianca e il Comandante della Polizia Municipale Francesco Bertoneri hanno sostenuto che è necessario fare squadra che potrebbe essere la chiave per arrivare alla denuncia e che il monitoraggio delle pattuglie sul territorio può aiutare a capire che di fronte a simili problemi non ci si deve nascondere