LA SPEZIA – C’erano proprio tutte le rappresentanze della città, della portualità, degli enti e delle associazioni, alla intitolazione a Giorgio Santiago Bucchioni dell’Auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale alla Spezia.
di Enzo Millepiedi
A sei mesi dalla scomparsa il ricordo e il rimpianto di Giorgio Bucchioni sono non solo immutati ma sono ancora più vividi e profondi, contrariamente a quello che si pensa del tempo emarginatore compassionevole e possente di ferite.
Lo sentiamo tutti i giorni sicuramente negli ambienti da lui più frequentati. Ne abbiamo avuto conferma questa mattina alla breve ma intensa cerimonia di intitolazione al suo nome dell’Auditorium dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale alla Spezia, presente tutta la sua famiglia. Non servivano troppe parole e sono state usate quelle giuste.
Da questa mattina è anche una targa che, all’ingresso sotto il porticato, ricorda che quell’Auditorium porta il nome di “Giorgio S. Bucchioni”, come amava firmarsi: con il nome Giorgio, l’iniziale S che stava per Santiago, e il cognome.
Di colui che è stato per due mandati presidente dell’Autorità Portuale e in precedenza presidente dell’Azienda dei Mezzi Meccanici, oltre a diverse altre cariche associative nel porto e nella città, come era stato di Confindustria, per ricordarne alcune.
Sì perché Giorgio è stato, professionalmente, un imprenditore del mondo portuale, ma è stato soprattutto un uomo delle istituzioni, pubbliche e private, con lo stesso rigore e la stessa fervida visione.
Ma è stato soprattutto un punto di riferimento per quanti si rivolgevano a lui, rapido e chiaro nei consigli, attento al mutare dei tempi e delle circostanze, netto e profondo nelle convinzioni.
Di Giorgio si può dire che è stato uno di quegli uomini che lasciano il segno.
Non è sempre vero che le successioni sono nell’ordine delle cose, come è invece vero che di Giorgio Santiago Bucchioni si sente, per i motivi che, qui sì, il tempo sì ci dirà, la mancanza.
