Autorità di Sistema portuale dello Stretto: la Presidenza all’avvocato Francesco Rizzo

Tempo di lettura: < 1 minutoROMA – Dopo Matteo Paroli destinato alla Presidenza dell’Autorità portuale di Genova-Savona è arrivata la conferma per la seconda nomina. Si tratta di Francesco Rizzo designato alla presidenza dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto, commissariata dal Novembre del 2023 e guidata da un anno e mezzo da Antonio Ranieri. La comunicazione formale di intesa relativa alla proposta di nomina è firmata dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini destinata per il loro parere ai presidenti di Calabria e di Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Il nome di Francesco Rizzo, avvocato penalista e dirigente di Fratelli d’Italia, è prevalso dopo mesi di trattative attorno alla nomina del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Messina, Milazzo, Reggio, Villa San Giovanni Tremestieri e Saline Ioniche. E mentre il borsino delle probabilità non aveva avuto troppe difficoltà a indicare Matteo Paroli per il primo sistema portuale italiano, sulla Presidenza della Adsp dello Stretto Francesco Rizzo era dato molto distante, quanto a percentuale, da Francesca Morace ed era indicato con la stessa percentuale, il 20 per cento, del terzo candidato, Pino Musolino 20%.

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Lungomare di Lerici: riaperta per Pasqua una prima porzione della passeggiata

Tempo di lettura: 2 minutiLERICI – L’amministrazione comunale di Lerici annuncia la riapertura della prima porzione del Lungomare Vassallo interessata dai lavori di restauro, restituendo ai cittadini e ai visitatori uno dei tratti più amati della costa. In vista delle festività pasquali, sarà finalmente possibile percorrere l’intera passeggiata senza soluzione di continuità, dalla Calata Mazzini fino al borgo di San Terenzo. “L’apertura parziale nelle festività pasquali è un risultato raggiunto nonostante le condizioni meteo avverse che, nelle scorse settimane, hanno rallentato le attività. Per completare i lavori, infatti, è indispensabile il bel tempo, in particolare per consentire la stesura della pavimentazione e garantire la perfetta riuscita del manto calpestabile” spiega Marco Russo, Vicesindaco e Assessore ai lavori pubblici del Comune di Lerici che continua: “Nelle prossime settimane chiuderemo il cantiere consentendo la completa fruizione dell’opera che ha l’obiettivo di unificare la piazza al tratto di passeggiata nuova dall’hotel Shelley verso San Terenzo”. I lavori di questo primo lotto compreso tra Piazza Garibaldi e Piazza Tarabotto, progettati in seguito a importanti studi di carattere storico culturale condivisi con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, tengono conto di criteri oggettivi che sono la creazione di continuità tra l’area di Calata Mazzini, piazza Garibaldi e i giardini ed hanno precisi obiettivi come l’eliminazione delle barriere architettoniche, il mantenimento dell’identità storico culturale del luogo senza modificarne la destinazione d’uso, il mantenimento in sicurezza della massa arborea e la rigenerazione del verde e l’accurata attenzione ai dettagli relativi alla pubblica illuminazione. “Dopo la demolizione della vecchia pavimentazione, si è provveduto a mettere in sicurezza le radici delle alberature sollevando il manto stradale di qualche decina di centimetri; è stato poi fatto il massetto per la posa della pavimentazione e dell’asfalto a complemento. Una volta posata la pavimentazione in dolomia si è passati alle rifiniture delle aiuole, al ripristino del muretto lato mare e all’installazione dei nuovi punti luce. Un lavoro completo e complesso che troverà la sua prossima realizzazione con il terzo lotto nel corso del prossimo inverno” conclude Russo. L’Amministrazione comunale ringrazia i cittadini per la pazienza dimostrata e assicura che la consegna definitiva dell’intervento avverrà nelle prossime settimane, così da offrire una passeggiata rinnovata, sicura e ancora più bella, in armonia con il paesaggio unico del Golfo dei Poeti.

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Tarros celebra con la Vento di Levante il ritorno del servizio GPS nel Porto di Mersin

Tempo di lettura: < 1 minutoMersin (Turchia) – Con il primo approdo della Vento di Levante, ultima nave entrata nella nostra flotta, Tarros celebra il ritorno del servizio GPS nel Porto di Mersin, a distanza di due anni. Il  team – composto da Luca Lercara (Tarros Deputy Chief Operating Officer), Roberto Amontagna (Tarros Terminal Cost Control Manager) e Andrea Mastroianni (Tarros Empty Container Repositioning Manager), insieme ai colleghi di Tarros Turkey, Mr. Evren Kartal (Sales & Marketing Manager, Mersin Branch) e Mr. Arda Akgun (Documentation and Customer Service Manager) – ha avuto il piacere di essere accompagnato da Mr. Muammer Kemiksizoglu (General Manager LIMAR) e Ms. Bee Teng Tan (Chief Operating Officer MIP) a bordo della nave per una cerimonia simbolica. Durante l’incontro è stata consegnata una targa celebrativa al Capitano Josephus K. Tecson, comandante della Vento di Levante, per sottolineare l’importanza di questo momento per tutto il Gruppo Tarros. L’ufficio Tarros di Mersin, guidato da Mr. Evren Kartal, è oggi pienamente operativo e al servizio dei caricatori e delle realtà commerciali della regione, tra cui Kirsehir, Konya, Kayseri, Aksaray, Karaman, Nigde, Adana, Gaziantep e Kahramanmaraş. Si tratta di un passo importante che conferma l’impegno di Tarros nel garantire connessioni efficienti e affidabili nel Mediterraneo.  

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Gasselin, CEO di Contship ringrazia per rapido intervento di rimozione del residuo bellico

Tempo di lettura: < 1 minutoLA SPEZIA – Come è noto nel tardo pomeriggio del 17 aprile, durante le attività di bonifica bellica in corso nello specchio acqueo antistante la ex Marina del Canaletto, propedeutiche all’ampliamento del Terminal Ravano, è stato rinvenuto un ordigno bellico inesploso. Il ritrovamento ha comportato l’immediata sospensione dell’operatività di banchina per garantire la sicurezza del personale e dell’infrastruttura e delle navi. Con tempestività, i Servizi Marittimi del Porto della Spezia, in collaborazione con LSCT, hanno disposto l’uscita della nave ormeggiata nella banchina Fornelli Est, che aveva nel frattempo concluso le proprie operazioni commerciali. Grazie al lavoro congiunto svolto insieme alla Prefettura, all’Autorità di Sistema Portuale, la Capitaneria di Porto e il nucleo SDAI della Marina Militare, l’ordigno è stato rimosso nella mattinata odierna e trasportato nell’area di sicurezza preventivamente individuata, dove proseguiranno le procedure di neutralizzazione. Questo ha consentito la pronta ripresa delle manovre di ormeggio delle navi e l’avvio delle operazioni commerciali dopo breve tempo dal ritrovamento. “Desidero ringraziare tutti i Partner e gli Enti coinvolti per la professionalità e rapidità con cui è stata gestita l’intera operazione, in particolare il Prefetto Cantadori. Attività come queste solitamente richiedono diverse settimane per poter essere completate” ha dichiarato Matthieu Gasselin, CEO di Contship. “La prontezza dell’intervento e la sua veloce risoluzione hanno permesso di limitare l’impatto sull’operatività del nostro terminal. Tutti i Clienti sono stati tempestivamente avvisati e ci impegniamo già da ora a minimizzare i ritardi accumulati, ad oggi stimati in circa 24 ore”. La bonifica bellica, che si è conclusa con la sua terza e ultima fase, ha consentito la rimozione di circa 80 target sensibili: un’operazione complessa ma fondamentale per liberare il fondale e dare avvio ai lavori di ampliamento del terminal Ravano.

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Il racconto della Regata della Grande Boa “fantasma”- Trofeo Comandante Belloni

Tempo di lettura: 5 minutiPORTOVENERE – Dopo l’emozionante scoperta avvenuta nell’edizione 2024, si è rinnovato l’incontro in alto mare degli equipaggi con la Grande Boa Odas-Italia, la “boa fantasma”. Questa in sintesi la quarta edizione della regata d’altura La Grande Boa – Trofeo comandante Belloni, co-organizzata dalle sezioni di Lerici e Milano della Lega Navale Italiana sulla rotta Portovenere e boa oceanografica ODAS del CNR. Prima prova del circuito 2025 di regate e veleggiate d’altura della Lega Navale Italiana (Trofeo Challenge Off-Shore LNI) Anche quest’anno la scelta del Comitato di Regata, presieduto da Attilio Cozzani, di dare il colpo di cannone alle 7 di sabato 12 aprile si è rivelata azzeccata, consentendo di sfruttare un ENE fino ai 7 nodi che ha permesso di replicare la spettacolare uscita delle imbarcazioni dalle bocche di San Pietro sullo sfondo di uno scenario naturale di grande bellezza, con le linee dei monti a fare da quinte teatrali ad un mare incendiato dal primo sole del mattino. Ormai acquisita, invece (dopo il disvelamento avvenuto nel 2024 e nonostante le caratteristiche “erratiche” per l’escursione di posizionamento dovuta all’ancoraggio su fondale di oltre mille metri), la capacità degli equipaggi di individuare in alto mare l’avamposto scientifico del CNR, ancorato nello stesso tratto di mare nel quale iniziò l’avventurosa fuga dannunziana del comandante Belloni e dove esattamente 50 anni fa il Tarantella – mitico “legno” dei tempi eroici della vela, varato nel 1969 dai Cantieri Carlini su progetto Sparkman & Stephens – compiva, sotto il comando del figlio del pioniere della subacquea, le scelte tattiche decisive per vincere la tostissima Giraglia del 1975, come ricordato in un articolo celebrativo di questa ancor giovane regata apparso recentemente sul Giornale della Vela.   Causa prolungamento imprevisto dei lavori di cantiere, non è stato possibile avere la prevista presenza in porto del Tarantella, oggi parte della flotta velica della Marina Militare; assenza causata da forza maggiore, compensata dalla consueta ed ampia rappresentanza di Marivela sulla linea di partenza. Anche quest’anno, la regata è stata preceduta da un incontro di approfondimento sulla figura del comandante Belloni – che proprio a Portovenere concepì e realizzò le sue invenzioni più importanti, la vasca e il cappuccio Belloni per l’impiego insidioso degli operatori subacquei, strumenti rivelatesi efficacissimi anche per il salvataggio del personale da sommergibili sinistrati – con la presentazione di nuovo volume non a caso intitolato “Angelo Belloni, il re dei sommergibili sinistrati – con la presentazione di nuovo volume non a caso intitolato “Angelo Belloni, il re dei sommergibili”, a cura di Graziano Tonelli per le edizioni Agorà, cui ha fatto seguito un intervento del dott. Bozzano del CNR per raccontare storia e caratteristiche di Boa Odas. Dopo il briefing lungo il molo del porticciolo, sotto le facciate color pastello delle case del borgo, ha avuto luogo il consueto e ricco “apericena” offerto dall’amministrazione.     Venendo alla regata, le condizioni meteo dinamiche per un fronte in avvicinamento hanno assicurato belle condizioni ventose senza eccessi, caratterizzate da venti orientali in progressiva rotazione a SE lungo tutto il percorso – come previsto dai 4 dispacci appositamente predisposti per i regatanti da ARPAL Liguria -, consentendo il rientro a Porto Venere di tutti gli equipaggi entro le prime ore di domenica 13 aprile, accolti dal calore umano e dai generi di conforto della “barca ristoratrice”, peculiarità apprezzatissima di questa regata. Più nel dettaglio, 27 le barche iscritte, con ulteriore incremento rispetto alle 23 dello scorso anno. Dopo l’uscita dalle bocche di San Pietro, sospinti da un est che seguendo il profilo di Palmaria ha permesso l’issata di qualche spinnaker e jennaker, la rotta di avvicinamento in boa è stata caratterizzata da un SE in rinforzo progressivo, con un massimo di circa 18 nodi in boa, ma a tratti ballerino in intensità e direzione, imponendo scelte di bordeggio alle andature portanti che hanno aumentato il livello tecnico della competizione, evitando la classica corsa per cavalli. Stesso copione anche nel secondo tratto verso Palmaria e Portovenere con bordeggio di bolina.   In categoria ORC – la più numerosa con 14 iscritti, quindi quella che ha visto l’assegnazione del challenge Trofeo comandante Belloni – la cronaca sportiva registra la vittoria di Melagodo, First 34.7 di Luca Deluca del circolo Erix, skipper Federico Serafini, seguito dal IMX 40 X-PRESS di Giovanni Elena, ancora per i colori di Erix, e da Cheyenne, il Rodman 42 di Tommaso Oriani del Y.C. Chiavari, che conferma il terzo posto conquistato anche nell’edizione del 2024. Nella categoria Rating FIV (13 iscritti), vince Perché Si, Comet 41S di Antonio Cataldi della Lega Navale di Lerici, seguito da Gigiat, GS 39 di Pietro Antonini del circolo Erix e da Super G, GS 43 di Michele Grosso dello Y.C. Parma. Line of Honour per No regret di Felice Egidi con un tempo di circa un ora più alto di quello realizzato da Mauro Pelaschier nell’edizione del 2023 a bordo di WB8 di Gainclaudio Bassetti, che resta quindi il record da battere con un tempo di 10h 31’ 19’’. Partecipata come al solito la cerimonia di premiazione, quest’anno nella bella Sala Mantero – a causa delle avverse condizioni meteo che hanno impedito di concludere la manifestazione sulla scenografica terrazza del molo del porticciolo – la cui architettura tradizionale ligure e lo scorcio impareggiabile su Palmaria e sul Golfo hanno fatto respirare ai presenti l’autentico clima marinaresco a cui si ispira la regata. Spirto marinaresco a cui ha contribuito l’intervento del Comandante Capolla di Comsubin, a testimonianza del legame ancora oggi vivo tra il Raggruppamento e la figura del comandante Belloni. Ma, ancora, forte emozione e condivisione dello spirito marinaresco anche durante l’assegnazione del premio per l’imbarcazione più antica – andato a Shark, BA 41 del 1979 di Ralph Lualdi del C.N. Livorno -, quando l’armatore (auto-segnalatosi …causa la mancanza di informazioni nel modulo di iscrizione) è stato avvolto dall’affetto di tutta la platea per aver condiviso l’amore profondo per la propria barca e per il mare.   Come da tradizione, premiata (quest’anno con un delizioso acquarello su legno di Davide Besana, ideatore

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Paolo Massollo nuovo presidente di Impiantisti e termoidraulici di Cna La Spezia.

Tempo di lettura: < 1 minutoLA SPEZIA – Paolo Massollo, classe 1978, porta in campo la sua esperienza imprenditoriale trentennale nell’azienda storica di famiglia, la Tecnoservizi. Subentra nel ruolo di Presidenza del settore a Errico Castellini che ha ricoperto questo incarico per due mandati e che CNA ringrazia per l’impegno dimostrato e profuso. Gli impiantisti e termoidraulici devono affrontare grandi sfide come la nota e consolidata necessità di un aggiornamento continuo a cui si aggiunge la grande difficoltà causata dalla mancanza di personale e di un arduo ricambio generazionale, che interessa questo settore come tanti altri comparti. Massolo, sempre attento alle nuove opportunità e ai temi tecnici, saprà sicuramente essere all’altezza di queste sfide e l’intera Cna spezzina gli augura buon lavoro.

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