Uggè (Fai) sul caso Carrefour: “Diciamo no alle società-serbatoio di forza lavoro”

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Roma – Caso GS, Gruppo Carrefour: “Sfruttare i lavoratori significa generare condizioni che vanno contro la sicurezza, diciamo ‘no’ alle società-serbatoio di forza lavoro”.

Ad affermarlo è il presidente della Federazione degli autotrasportatori di Conftrasporto, Paolo Uggè (nella foto), riferendosi alla notizia secondo la quale fra il 2018 e il 2022 la società del Gruppo Carrefour avrebbe “fatto largo ricorso all’esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto” con un meccanismo di presunte false fatture che “ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori, ma anche ingentissimi danni all’erario” (la stima della Procura parla di 110 milioni di euro).

“Fai-Conftrasporto è a fianco della magistratura per porre fine a comportamenti che, se provati, sono uno schiaffo alla decenza – sbotta Uggè – Purtroppo da quanto si apprende il fenomeno tende ad allargarsi e vede coinvolti diversi marchi che operano nella grande distribuzione. Sfruttare i lavoratori significa generare condizioni che minano le disposizioni sulla sicurezza e che si scaricano anche sui cittadini”.

“Riteniamo utile segnalare che simili comportamenti cozzano anche con le disposizioni del DLgs n. 286, che prevedono il principio della corresponsabilità di tutti i soggetti della filiera, laddove i comportamenti che emergono contravvengano alle normative che riguardano i principi della sicurezza sociale e della circolazione”, prosegue Uggè.

“Il rispetto delle regole è fondamentale, per questo la nostra federazione si batte e sostiene ogni iniziativa atta a reprimerne le violazioni che oltretutto danneggiano, se provate, le entrate dello Stato”, conclude il presidente Fai.

 

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