LA SPEZIA – L’Amerigo Vespucci è un patrimonio culturale, ambasciatrice UNESCO e UNICEF, scelta dalla Marina Militare e l’Italia tutta per sviluppare e consolidare collaborazioni in ambito accademico e universitario.
E la passione per questa meravigliosa Nave ha contagiato anche tre ragazze, la spezzina Jery Santagostino, Camilla Russolillo e Natalia Morella, che al Vespucci hanno dedicato la loro tesi di laurea in Scienze dell’Architettura, nell’ambito della collaborazione tra la Marina Militare Italiana e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
Il titolo dell’elaborato evidenzia la natura innovativa del progetto: “Il rilievo digitale della Nave Amerigo Vespucci: la catalogazione degli elementi per l’individuazione del valore patrimoniale e la valorizzazione virtuale della nave”.
La tesi è stata simbolicamente affidata al Capitano di Vascello Giuseppe Lai giunto alla Spezia dopo il giro del mondo.
“Tutto è iniziato quando, spinte da un forte interesse personale per il tema della documentazione del patrimonio culturale, abbiamo scelto autonomamente di svolgere il nostro tirocinio curriculare all’interno del progetto in corso sulla nave Amerigo Vespucci – spiega Jery Santagostino – Fin dai primi rilievi, ci siamo rese conto della portata e del valore di questo lavoro: per questo motivo abbiamo deciso di portarlo avanti e approfondirlo, trasformandolo nella nostra tesi di laurea, sotto la guida del prof. Stefano Bertocci (relatore), con il supporto dei correlatori Matteo Bigongiari dell’Università di Firenze, e Marco Ricciarini dell’Università di Pavia”.
Le tre studentesse, quindi, “raccontano” l’Amerigo Vespucci attraverso il rilievo digitale, al fine di mettere a sistema tecnologia, patrimonio culturale e valorizzazione virtuale della Nave più bella del mondo
“L’intero percorso – racconta Camilla Russolillo – è durato circa un anno: siamo partite con l’attività di tirocinio e poi si è evoluto in un lavoro di tesi più strutturato e completo. Durante questo anno ci siamo occupate di numerosi aspetti: rilievi laser-scanner e fotografici, restituzioni grafiche in 2D degli spazi interni ed esterni della nave, catalogazione dettagliata degli elementi presenti sul Ponte di Coperta e sul Ponte di Cassero, e infine la progettazione di un tour virtuale interattivo”.
“Con il nostro progetto abbiamo voluto fornire un supporto concreto alla conservazione e alla manutenzione della nave attraverso una documentazione precisa e organizzata – sottolinea Natalia Morella – Abbiamo creato una banca dati utile per futuri studi o restauri. Unendo innovazione e tradizione, abbiamo voluto dimostrare quanto la tecnologia possa essere oggi un alleato fondamentale nella tutela del patrimonio culturale”.
Anche se il lavoro universitario si è concluso, il progetto complessivo è ancora in corso, e il tour virtuale è in fase di finalizzazione. “La nostra tesi di laurea – conclude Jery Santagostino – offre un contributo a sviluppare uno strumento innovativo di fruizione e divulgazione tramite un percorso immersivo, arricchito da contenuti multimediali e informazioni storiche. Questa esperienza ci ha permesso di coniugare il sapere accademico con l’applicazione concreta, e di contribuire in prima persona alla valorizzazione di un patrimonio storico di altissimo valore come la “Regina dei Mari”, simbolo della Marina Militare Italiana”.