LA SPEZIA – Trasportounito, come si è visto, ha annunciato la sospensione dei servizi come scelta inevitabile precisando che non si tratta di uno sciopero né di una rivendicazione specifica ma di un’iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore.
Unatras dal canto suo ha riferito che aspetterà l’incontro con il governo programmato per martedì 15 e poi deciderà quali iniziative intraprendere.
Lo ha dichiarato Stefano Ciliento, presidente di Confartigianato Trasporti La Spezia in accordo con il Presidente Amedeo Genedani di Unatras, sottolineando l’estrema difficoltà in cui versa il settore, a fronte del caro gasolio: “Chiediamo un credito di imposta del 30% immediato sul gasolio ma soprattutto che si adotti la regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura: è l’unico sistema per sopravvivere”.
La nota rileva che per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion, tre mesi fa occorrevano 680 euro, oggi ce ne vogliono 1.250 con le imprese che, inoltre, devono fare i conti con la scarsità di carburante in particolare per l’extrarete. “Le nostre richieste sono chiare – ha concluso – servono per sopravvivere”
Ieri Unatras aveva annunciato manifestazioni in tutta Italia dopo il 19 marzo, avvertendo però che le imprese nel frattempo, autonomamente, potrebbero decidere di fermarsi in maniera spontanea in alcune zone del Paese, ritenendo “più conveniente lasciare i Tir sui piazzali piuttosto che continuare a viaggiare in queste condizioni”.
Senza risposte – avverte Unatras – le manifestazioni potrebbe sfociare in ulteriori e più incisive iniziative.