Termomeccanica Ecologia torna ad operare in Libia per ultimare i due progetti di depurazione a Tripoli e a Misurata

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Tripoli – Giornata davvero importante quella di ieri per la società spezzina Termomeccanica Ecologia che torna ad operare in Libia per ultimare due grandi progetti sospesi sette anni fa.

Ieri, alla presenza del Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e del Presidente libico Abdul Hamid Mohmmed  Dbeibeh, Termomeccanica Ecologia, leader italiano nell’impiantistica ecologica,  e HUP, ente libico per lo sviluppo urbano, hanno infatti firmato un Memorandum of Understanding  per la ripresa e l’ultimazione dei lavori, sospesi definitivamente nel 2014 a causa degli eventi bellici, degli impianti destinati alla depurazione delle acque reflue di Tripoli e Misurata, il cui stato di degrado costituiva ormai un possibile pericolo per la stessa situazione sanitaria delle due città.

Il governo libico si è impegnato a provvedere al necessario finanziamento dei lavori la cui ultimazione si prevede per la fine del 2026.

IL Presidente di Termomeccanica, Enzo Papi, ha dichiarato: “Termomeccanica è stata tra le prime imprese europee di impianti ecologici ad avviare una importante attività in Libia e sono particolarmente soddisfatto di poter portare a compimento due progetti, così necessari, alle due più importanti Città della Libia. Sono certo che con opere di questo tipo si potrà contribuire a consolidare gli eccellenti rapporti che, da sempre, caratterizzano le relazioni italo libiche”.

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