LA SPEZIA – E’ stata emblematica, sentita e incoraggiante la partecipazione delle decine realtà dei territori liguri apuani alla prima Borsa Internazionale del Turismo Esperenziale che si è svolta con successo al Terminal Crociere del Porto della Spezia.
Si è vissuta infatti non solo una vivacità ritrovata con lo stare insieme nel superamento del particolarismo ma anche una coralità che è riuscita a farsi mettere insieme e a mettersi insieme per contribuire tutti alla riuscita di un progetto che attribuisce a territori marginali una centralità che ancora una volta supera i confini amministrativi ed esalta l’identità di quell’entità che conosciamo come Lunigiana storica.
Nei social queste presenze si sono presentate con le loro identità, comune per comune, soprattutto per mostrare a tutti che c’ero anch’io, c’eravamo anche noi.
E così è stato per esempio per Il Cantiere della Memoria, inteso come piccolo museo interattivo del mare, in vetrina appunto alla Borsa internazionale del turismo esperienziale al Terminal crociere per iniziativa di Confindustria.
Cantiere della Memoria che racconta il perché di questa presenza.
“È stato il funzionario Andrea Calzolari a contattarci (a sorpresa) per diffondere materiale utile a promuovere il micro-polo culturale ritenendo che rappresenti una chicca capace di dare risposte illuminanti a quello che cercano i turisti in visita al territorio: i suoi elementi identitari.
L’Associazione La Nave di Carta ha tradotto in inglese e francese la brochure esplicativa del sito e del progetto sviluppato insieme ai ragazzi dell’istituto Capellini-Sauro che ha portato, in parallelo alla palestra didattica, all’audioguida e alla configurazione multimediale (in italiano ma meritevoli anche quelle di tradizione).
Al terminal c’erano anche gli ‘ambasciatori’ del Marina resort del Fezzano Elke Grigolato e Andrea Hortopan e il direttore dell’Hotel della baia Antonio Sgarlata che, avuta notizia dell’intraprendenza di Confindustria, hanno voluto concorrere alla divulgazione del materiale (che è stato ristampato a tamburo battente).
Monta l’interesse verso l’offerta culturale del Cantiere della Memoria (che ha preparato anche un file per raccontare Le Grazie pronto per la stampa…) ma temiamo che le nostre forze (per gli impegni collaterali e il bisogno primario del mare) non siano più sufficienti a garantire l’apertura del piccolo museo nella bella stagione”.