Tecnico delle Spedizioni e Logistic Manager, due corsi per due professioni moderne

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LA SPEZIA – Sono in scadenza le domande per iscriversi a due corsi di alta formazione alla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica, due corsi che vogliono conseguire le qualifiche  di Tecnici delle Spedizioni e di Logistic Manager.

di Enzo Millepiedi

Entrambi i corsi sono destinati a giovani di età tra i 18 e i 29 anni che aspirano a un lavoro professionale specializzato in ambito portuale e logistico, due settori di lavoro innovativi e in costante sviluppo. Raggiunta la maggiore età non devono quindi aver superato i trent’anni.

I termini per le iscrizioni per  Tecnico delle Spedizioni scadono domani venerdì 28 gennaio per cui coloro che lo vogliono possono ancora presentare le domande per essere ammessi collegandosi con il sito della Scuola. I posti disponibili sono 15. In questo corso si tratta del bando in partnership con Sernav.

I termini per le iscrizioni a Logistic Manager scadono invece il 4 febbraio e anche per questo basta entrare nel sito della Scuola. I posti disponibili sono 12. In questo corso si tratta del bando in partnership con Tarros.

Si ricorda che i corsi sono completamente gratuiti in quanto rientrano nel Programma Operativo della Regione Liguria (Fondo Sociale Europeo).

Per informazioni e per iscrizioni consultare il sito della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica della Spezia www.scuolatrasporti.com

Come detto l’offerta ai giovani è di imparare due professioni che aprono le strade per entrare a lavorare, qualificati, in un mondo in continua evoluzione, sempre più telematico che richiede un personale pronto a vivere una espansione continua in ruoli di attraente responsabilità.

Abbiamo chiesto al Presidente dell’Associazione doganalisti Bruno Pisano di spiegare quali sono le attività che saranno chiamati a svolgere i giovani che conseguiranno le abilitazioni a conclusione di questi percorsi.

“Il Tecnico delle Spedizioni è formato con lezioni teoriche a scuola e pratiche in azienda su due livelli strategici logistici e doganali. Da una lato deve organizzare tutte le fasi di import e di export delle merci sia sotto gli aspetti logistici operativi sia sotto quelli doganali, una attività che lo metterà in relazione con le compagnie, i terminal, i trasporti intermodali e dall’altro deve curare tutta la parte amministrativa e doganale che si accompagna all’import e all’export delle merci in transito nel porto, lavorando al confine dello Stato e comunitario trattandosi di un porto. É richiesta la sua assistenza dunque ai carichi che arrivano dall’estero e ai carichi che sono spediti all’estero”.

E il Logistic Manager?

“Anche quella del Logistic Manager è una professione fortemente innovativa sempre più richiesta nell’organizzazione della catena logistica che, come è noto si declina nei molteplici aspetti di una logistica a 360 gradi: nei trasporti intermodali, su camion e treni, nei trasporti aerei e qui nei trasporti via mare e portuali. Detto che il Logistic Manager a differenza del Tecnico delle Spedizioni non si occupa di dogana, ma si occupa soprattutto, nelle aziende, nelle compagnie, nei terminal, nei trasporti e nei magazzini, nell’ambito delle attività portuali e via mare dove transita il 90 per cento delle merci”.

La Scuola Nazionale Trasporti e Logistica si è rivolta ai giovani – è la prima volta che viene notato – come diretti destinatari dei suoi corsi ma anche espressamente alle famiglie. Come mai?

“Ha fatto una cosa giusta perché si tratta davvero della possibilità di proporre la strada più corretta e concreta per entrare preparati e in maniera dignitosa nel mondo del lavoro e quindi anche il richiamo alla consapevolezza delle famiglie è da ritenersi importante, oltreché opportuno”.

Perché continua a sopravvivere l’idea che collega il lavoro in ambito portuale alla figura del camallo, del caricatore e dello scaricatore, con tutto il rispetto per qualsiasi livello di lavoro?

“Certo. Ma è un problema prima di conoscenza e poi di consapevolezza. Basta entrare nella realtà di un porto moderno come il nostro per rendersi conto di quanto sia ormai distante dall’immagine del porto di un tempo. Oggi i porti che si sono innovati e che hanno per questo avuto successo sono fortemente telematici e automatizzati per cui si richiedono figure professionali adeguate a queste funzioni come si richiede una formazione continua perché si stanno facendo progressi indispensabili nell’adeguarsi a un mondo che cambia con una velocità impensabile fino a qualche decennio fa”.

E’ quindi un mondo stimolante per un giovane?

“Credo proprio di sì. Direi anzi che è un mondo di frontiera, collegato con ogni angolo del mondo, e nel quale l’innovazione è per sua vocazione strategica. In una non lontana ricerca proprio della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica  si erano censite oltre cinquanta nuove professioni in attività in ambito portuale e logistico. Innovazione e varietà di funzioni sono oggi due caratteristiche che pochi settori produttivi, penso, possono vantare di avere.”

Come dire che il futuro transita, insieme al 90 per cento delle merci, da qui?

“Non solo transita, ma deve essere anticipato, altrimenti …”

Nella foto sopra il titolo Bruno Pisano, Presidente dell’Associazione Doganalisti del Porto della Spezia

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