Tariffe ferroviarie aumentate in Liguria, nessun aumento invece nei pedaggi autostradali

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Roma – Mentre si attende il confronto chiesto dai sindaci di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso a Trenitalia sull’aumento contestato delle tariffe che hanno di conseguenza fatto aumentare la Card Cinque Terre, almeno sul fronte dei pedaggi autostrade non sono in vista neppure ritocchi al rialzo.

Ne dà notizie il settimanale toscano Stradenuove.it che assicura: “Anche per il 2022 vengono confermate le tariffe vigenti sulle autostrade gestite dalle società per le quali è in corso l’aggiornamento/revisione del rapporto concessorio. Ogni variazione sarà applicata esclusivamente alla definizione dei nuovi contratti che dovranno recepire il regime tariffario previsto dall’Autorità di regolazione dei trasporti”.  A comunicarlo è il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che aggiunge:

E ancora: “Non sono previsti aumenti anche sulle tratte autostradali per le quali, essendo scadute le relative concessioni, si stanno perfezionando le procedure di ara per il nuovo affidamento. Per tali società il decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, conferma le tariffe attuali e prevede la sospensione degli adeguamenti tariffari fino al perfezionamento del nuovo rapporto concessorio.  L’adeguamento tariffario medio è stato pertanto riconosciuto alla sola società concessionaria A21 Piacenza-Brescia (Autovia Padana). L’entità della variazione tariffaria è pari al +5,45%”.

Inoltre, la società Serravalle-Milano Spa ha comunicato al Ministero che non rinnoverà la sospensione dell’adeguamento tariffario riconosciuto con decreto interministeriale del 31 dicembre 2018 e finora non applicato. Per effetto di tale decisione potranno registrarsi quindi delle variazioni tariffarie sulle tratte A7 Milano-Genova e sul sistema di tangenziali milanesi.

A partire dalla prossima estate, però, alcuni aumenti tariffari sui pedaggi potrebbero tuttavia interessare anche l’A24 e l’A25 in Centro Italia, tratte per cui non è ancora stato approvato il PEF dal Ministero per il rinnovamento infrastrutturale.

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