Fiumicino – Tutti i pescherecci di Fiumicino hanno fatto risuonare, nel porto canale, a lungo per protesta le sirene contro il caro carburante.
Alla loro protesta sonora si sono poi uniti anche i rimorchiatori e le imbarcazioni che si trovano nell’area contro l’aumento del carburante che sta creando grandi e nuove difficoltà a una categoria già in sofferenza. problematiche.
“Siamo arrivati ormai a 85 centesimi di gasolio al litro – ha dichiarato all’Ansa il presidente della Pesca Romana, Gennaro Del Prete – ed ormai i costi di gestione giornaliere sono arrivati ad un livello che ormai rischia di portarci al collasso. E’ un grido di dolore il nostro e diventa sempre più complicato lavorare. E protestiamo anche contro la legge europea, la 10/22, che ci sta togliendo giornate di lavoro e che ci porterà, nel 2024, a farci lavorare solo 138 giorni l’anno: così non si fa impresa in Italia e ce ne andiamo tutti a casa. Si avvierà uno studio scientifico sulla costa laziale che dovrà darci ragione sulla ricchezza di pesce nel nostro mare; sicuramente l’Europa dovrà rivedere la legge”.