LA SPEZIA – Proseguiamo nella sintesi delle “questioni ineludibili” per favorire e sviluppare l’attività logistica del sistema portuale della Spezia e di Marina di Carrara e tali ritenute – nella riunione preparatoria alla IV edizione degli Stati Generali della logistica del Nord Ovest – dagli operatori, rappresentati dalla sezione Logistica di Confindustria La Spezia, dalle Associazioni Spedizionieri, Agenti Marittimi e Doganalisti.
In questa seconda parte, dopo le strutture materiali e immateriali elencate nella prima parte, proponiamo i capitoli dedicati al Supply Chain e alle Zone logistiche semplificate (in sigla Zls).
Supply Chain – Le conseguenze della pandemia prima e dei conflitti in corso hanno posto l’intera catena logistica di approvvigionamento di fronte alla necessità di ripensare il proprio modello in un mondo che per anni ha inteso la globalizzazione come base per il commercio mondiale. In questi ultimi decenni quasi tutte le principali economie del mondo hanno contribuito a costruire mercati interconnessi, appunto globalizzando tutti i processi delle catene logistiche nell’ambito delle quali le distanze fra i mercati delle materie prime, i luoghi della produzione, dei semilavorati e dei consumi finali non sono mai state un problema.
Ora con la crisi indotta dalla mancata consegna nei tempi di materie prime e di semilavorati prodotti in aree diverse (e improvvisamente apparse nella loro reale dimensione di lontananza) del mondo ha innescato una serie di problemi che non possono che essere affrontati proprio attraverso un necessario ripensamento della catena logistica.
Assistiamo inoltre a politiche commerciali aggressive che mirano a integrazioni verticali, strumento che oltre ad espellere dal mercato interi profili professionali esercitano un controllo oligopolistico di cui vediamo i primi effetti nell’aumento esponenziale dei noli e dei profitti delle Compagnie di navigazione che godono per di più dei vantaggi previsti da norme europee in tema di antitrust e concorrenza per le alleanze armatoriali.
In sostanza avremo necessità di ripensare la globalizzazione dei mercati in un mutato scenario di bisogni mondiali nei quali e per i quali la costruzione di una nuova supply chain avrà un ruolo strategico.
Zone logistiche semplificate – E’ fondamentale avere una decisa accelerazione per la realizzazione e l’avvio delle Zone logistiche semplificate già individuate. Per il caso dell’area Spezia l’auspicio è che si intervenga per favorire la ZLS individuata dall’ ADSP del Mar Ligure Orientale. Nonostante infatti le prerogative di legge e le spinte in avanti, oggi solo più formali che sostanziali, il Porto della Spezia deve per sua naturale penetrazione commerciale trovare una soluzione di area logistica semplificata vasta che comprenda le zone di sistema portuale di Marina di Carrara e le disponibilità indicate da alcuni comuni dell’Emilia, in primis Parma.
A tale proposito è fondamentale avviare le necessarie pressioni affinché il Governo, per il tramite del Ministero della coesione sociale, proceda il più rapidamente possibile a definire i piani territoriali delle ZLS e laddove queste siano già stati definite procedere con la nomina dei commissari per consentire di valorizzare questi strumenti utili anzi necessari per gli investimenti e lo sviluppo della logistica.
(Seconda parte – Continua)