Stagione di Prosa in abbonamento 2023|2024 al Teatro Civico della Spezia: il cartellone presentato dal Sindaco Peracchini

Tempo di lettura: 18 minuti

LA SPEZIA – Tutto pronto per una grande Stagione di Prosa al Teatro Civico della Spezia, con nomi di rilievo della scena teatrale nazionale e internazionale.

Il nuovo cartellone per la stagione in abbonamento 2023/2024 è stato presentato  dal Sindaco Pierluigi Peracchini, dal Direttore artistico Alessandro Maggi e la Dirigente dei Servizi Culturali Rosanna Ghirri.

Tanti artisti di livello saranno protagonisti sul palco del Civico, come Sonia Bergamasco, Lella Costa, Massimo Popolizio, Giuliana De Sio e Alessandro Haber, Ambra Angiolini, Alessio Boni e Iaia Forte, Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi. E ancora: i Mummenschanz, Carrozzeria Orfeo, Arturo Cirillo, Fausto Russo Alesi.

Tra le “chicche” del cartellone, il progetto di coproduzione che vedrà il Teatro Civico a fianco di partner quali il Teatro Nazionale di Genova diretto da Davide Livermore, il Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni. La coproduzione, dal titolo Karma (testo di Xavi Moratò), vedrà protagonisti Andrea Bosca e Gaia Aprea.

Oltre ai 12 spettacoli in programma, spicca nel cartellone un evento speciale fuori abbonamento: si tratta di Earthbound, spettacolo scritto e diretto da Marta Cuscunà, un monologo di fantascienza per attrice e creature animatroniche progettate per essere attivate dal movimento umano.

“Alziamo il sipario della nuova stagione con nomi di altissimo profilo in un cartellone pensato per un pubblico eterogeneo che non ha nulla da invidiare a quello dei più grandi teatri italiani – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Una programmazione di grande qualità per il nostro Teatro Civico che negli anni ha saputo innovarsi e proporre spettacoli molto apprezzati dal pubblico, arrivando anche a una prima coproduzione di successo andata in scena in svariati teatri italiani nella scorsa stagione. Quest’anno avremo una nuova coproduzione del Teatro Civico che, ancora una volta, porterà lustro alla nostra città in tutto il Paese, la regia è affidata al nostro Direttore Artistico che ringrazio per il suo eccellente lavoro. Stiamo inoltre investendo molto anche a livello infrastrutturale, a breve termineranno i lavori di efficientamento energetico e la sostituzione degli infissi e, durante il periodo estivo, verranno sostituite tutte le sedute per un teatro ancora più bello e funzionale.”

“La nuova Stagione – commenta il Direttore artistico Alessandro Maggi – offre davvero tanti motivi ricchi di suggestioni e intenti: i grandi titoli, per il valore inequivocabile del teatro classico e della parola dei grandi autori di sempre; la drammaturgia contemporanea, per portare lo sguardo su un orizzonte dalle categorie più attuali; la trasposizione scenica di romanzi pregevoli, per rendere visiva, grazie alle prerogative dello spazio teatrale, la pagina letteraria; la presenza della maschera, per non dimenticare mai l’importanza semiotica e spettacolare di un’invenzione così affascinante; i grandi nomi di attori, registi e creativi, per tenere sempre in considerazione il desiderio del pubblico di vedere al lavoro con qualità i propri beniamini; i progetti speciali, per aprire il teatro a nuove iniziative di eccellenza; in definitiva, la concezione di un programma ben  diversificato e dai risvolti policromi”.

Dal seguente link è possibile scaricare le foto degli artisti https://we.tl/t-oUaCLJ0ztg

STAGIONE DI PROSA 2023-24

SAB 11 • DOM 12 NOVEMBRE 2023

SONIA BERGAMASCO

in

LA LOCANDIERA

di Carlo Goldoni

regia Antonio Latella

con Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo, Valentino Villa

drammaturgia Linda Dalisi

produzione Teatro Stabile dell’Umbria

“Penso a Café Müller di Pina Bausch. Penso ad una donna nata e cresciuta nella Locanda. Un luogo-mondo che accoglie infiniti mondi”, afferma il regista Antonio Latella

“Nel testo goldoniano il tema dell’eredità è il punto cardine di tutto.

Mirandolina seduta sul letto di morte del padre riceve in eredità la Locanda, ma anche l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore della Locanda. In questo credo che ci sia una inconsapevole identificazione del padre con il servo, come erede virtuale in quanto maschio. Più che un uomo per la figlia, il padre sceglie un uomo per la Locanda, un uomo pronto a tutto pur di proteggere la Locanda.

Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: innanzitutto siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, ma Goldoni va oltre, scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia.

Di fatto Mirandolina riesce in un solo colpo a sbarazzarsi di un cavaliere, di un conte e di un marchese. Scegliendo alla fine il suo servitore come marito fa una scelta politica, mette a capo di tutto la servitù, nobilita i commercianti e gli artisti, facendo diventare la Locanda il luogo da dove tutta la storia teatrale del nostro paese si riscriverà, la storia che in qualche modo ci riguarda tutti.”.

 

MER 6 DICEMBRE 2023

LELLA COSTA  in

LE NOSTRE ANIME DI NOTTE

Tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, pubblicato in Italia da NN Editore

adattamento e traduzione di Emanuele Aldrovandi

 

con Lella Costa e Elia Schilton

regia di Serena Sinigaglia

produzione Teatro Carcano

In collaborazione con Mismaonda

Addie e Louis, entrambi vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza, si conoscono da anni, perché Addie era buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis, ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta piuttosto spiazzante. Dal momento che, dopo la scomparsa del marito, ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola, invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno. Ma la società non è pronta a concedere a chi entra nel terzo tempo della vita un sogno romantico.

“Un romanzo straordinario, di quelli che si incidono nell’anima e le regalano sollievo e fiducia. Una storia lieve, sussurrata nella notte. Niente urla, niente violenza, niente arroganza. Non si sgomita qui per affermare il proprio diritto ad esistere, tutto qui è in punta di piedi, delicato, mite. Un vero balsamo per chi si sente stritolato da questo mondo strillone e brutale.

Lella Costa è Addie, Elia Schilton Louis. Due attori magnifici che possono incarnare la dolcezza, la poesia di questa storia con la luce e il garbo che richiede. Noi spettatori saremo con loro, ascolteremo le loro conversazioni, avremo il privilegio di vedere compiersi di fronte ai nostri occhi l’ unione delle loro anime”. (Dalle note di regia di Serena Sinigaglia)

 

MAR 19 •  MER 20 DICEMBRE 2023

MASSIMO POPOLIZIO in

UNO SGUARDO DAL PONTE

di ARTHUR MILLER

traduzione Masolino D’Amico

regia di Massimo Popolizio

con Valentina Sperlì, Michele Nani, Raffaele Esposito, Lorenzo Grilli, Gaja Masciale, Felice Montervino, Gabriele Brunelli, Adriano Exacoustos

produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale

Ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn, Uno sguardo dal ponte è il dramma della gelosia di Miller. Un grande affresco sociale, ma anche il ritratto di un uomo onesto, Eddie Carbone, compromesso e sconfitto da una incestuosa passione erotica. Il testo ancora oggi concentra una serie di temi scottanti e attuali: la fuga dalla povertà, le tensioni dell’immigrazione clandestina, la caccia allo straniero e gli affetti morbosi che possono dilaniare una famiglia.

Scrive Arthur Miller: “L’azione della pièce consiste nell’orrore di una passione che, nonostante sia contraria all’interesse dell’individuo che ne è dominato, nonostante ogni genere di avvertimento ch’egli riceve e nonostante ch’essa distrugga i suoi principi morali, continua ad ammantare il suo potere su di lui fino a distruggerlo”.

Questo stesso concetto di ineluttabilità del destino e di passioni dalle quali si può essere vinti e annientati, come sottolinea Popolizio, “è una spinta o necessità che penso possa avere ancora oggi un forte impatto teatrale.

“Tutta l’azione è un lungo flash-back, Eddie Carbone, il protagonista, entra in scena quando tutto il pubblico già sa che è morto. Per me è una magnifica occasione per mettere in scena un testo che chiaramente assomiglia molto ad una sceneggiatura cinematografica, e che, come tale, ha bisogno di primi, secondi piani e campi lunghi. Alla luce di tutto il materiale che questo testo ha potuto generare dal 1955 (data della sua prima rappresentazione) ad oggi, cioè film, fotografie, serie televisive credo possa essere interessante e divertente una versione teatrale che tenga presente tutti questi figli. Una grande storia… raccontata come un film… ma a teatro. Con la recitazione che il teatro richiede, con i ritmi di una serie e con le musiche di un film”. (Massimo Popolizio)

 

MAR 9 • MER 10 GENNAIO 2024

GIULIANA DE SIO e ALESSANDRO HABER  in

LA SIGNORA DEL MARTEDÌ

di Massimo Carlotto

con Giuliana De Sio, Alessandro Haber

e con Paolo Sassanelli, Riccardo Festa

e Paolo Persi

regia Pierpaolo Sepe

produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo, Goldenart Production e Teatro della Toscana

 

Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà, da nove anni, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: la signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola.

Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. Solo che verso il quarto anno di incontri, l’attore si era innamorato della donna mentre all’inizio del settimo era così travolto dai sentimenti che aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo dentro di sé, aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”.

Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore – il signor Alfredo – con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”.

Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, investigatore instancabile del crinale tra il bene e il male.

 

SAB 20 • DOM 21 GENNAIO 2024

MUMMENSCHANZ

I musicisti del silenzio in

50 YEARS

Fondatori: Andres Bossard, Floriana Frassetto,

Bernie Schürch

Compagnia: Christa Barrett / Sarah Lerch

Tess Burla, Kevin Blaser/David Labanca

Floriana Frassetto, Manuel Schunter

Staff Tecnico: Eric Sauge

produzione: Mummenschanz Stiftung

Sin dalla sua fondazione nel 1972 a Parigi, MUMMENSCHANZ sorprende la scena teatrale e il pubblico di tutto il mondo, rivelandosi il simbolo per eccellenza della commedia contemporanea delle maschere.

Senza l’uso della parola, della musica né della scenografia, i tre fondatori Floriana Frassetto, Andres Bossard e Bernie Schürch hanno conquistato il mondo intero con le loro storie esclusivamente visive. Avvalendosi solo dei loro corpi, delle loro maschere inventate, delle loro visioni e dell’uso sapiente dello spazio nero come in una sorta di scatola magica, hanno dato vita a una nuova dimensione dell’arte di fare teatro.

Le tecniche di realizzazione delle maschere, la recitazione, il costante lavoro di ricerca di un linguaggio universale, hanno portato la compagnia in questi anni a superare ogni barriera geografica, linguistica e culturale, confermandosi a tutt’oggi come una delle compagnie più famose al mondo, lodata dalla critica e amata dal pubblico di ogni generazione. Il vasto repertorio acquisito, costituito da oltre 100 numeri, ha permesso negli anni la realizzazione di numerosi spettacoli d’indiscusso successo come: NEXT, PARADE, 3X11, 40 YEARS, YOU&ME

Con 50 Years, MUMMENSCHANZ non presenta solo una retrospettiva dei propri successi, ma si accinge anche a scrivere un nuovo capitolo della propria storia in quella lingua inimitabile e non verbale che la caratterizza. Un racconto giocoso e interattivo, un programma poetico rivolto a tutte le generazioni, a tutte le età, nella ricerca di quel mondo bambino che è nel profondo di ognuno di noi.

Nel sorprendente viaggio nel mondo di MUMMENSCHANZ il gioco, il divertimento, la dolcezza e soprattutto la fantasia sono i veri protagonisti.

 

VEN 9 FEBBRAIO 2024

AMBRA ANGIOLINI in

OLIVA DENARO

dal romanzo di Viola Ardone

con Ambra Angiolini

scene e costumi Guido Fiorato

drammaturgia e regia di Giorgio Gallione

produzione AGIDI – GOLDENART PRODUCTION

C’è una storia vera, e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”. Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. All’inizio Oliva è una quindicenne che nell’Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la “parte offesa”, avrebbe automaticamente estinto la condanna (anche se ai danni di una minorenne), cerca il suo posto nel mondo. E, in un universo che sostiene che “la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”, Oliva ci narra, ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso.

Una storia di crescita e di emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore (tra padri e figlie, tra madri e figlie) e si insinua tra le ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa.  Ma Oliva, proprio come Franca Viola, decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara con lei e grazie a lei a superare ricatti, stereotipi e convenzioni.

Grazie alla scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, Oliva Denaro diventa così la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente (lo stupro fino al 1981 era considerato solo oltraggio alla morale e non reato contro la persona) ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa. Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

 

SAB 24 • DOM 25 FEBBRAIO 2024

ALESSIO BONI e IAIA FORTE in

ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI

Uno spettacolo del Quadrivio

testo di Francesco Niccolini liberamente ispirato all’Iliade di Omero

con Alessio Boni, Iaia Forte, Francesco Meoni, Marcello Prayer

drammaturgia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer

regia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer

coproduzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, Fondazione Teatro della Toscana, Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

 

Dopo I Duellanti e Don Chisciotte, Alessio Boni è il protagonista di una nuova riscrittura di un classico della letteratura: l’Iliade di Omero. Iliade – Il gioco degli dei di Francesco Niccolini, con la drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer – il Quadrivio all’origine sia dei Duellanti che di Don Chisciotte –, e la regia degli stessi Aldorasi, Boni, Prayer, invita a specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.

“Sono causa di tutto, ma non hanno colpa di nulla, capricciosi, vendicativi, disumani: sono gli dèi immortali, e la loro commedia è la tragedia degli uomini, da sempre – afferma Boni – Da un po’di tempo però qualcosa è cambiato: sono diventati pallidi, immagini sbiadite dell’antico splendore, hanno perso i loro poteri e non sanno spiegarsi né come né quando sia iniziato il loro tramonto.

Non si incontrano da secoli, dai tempi di Elena, Achille, Ettore, Andromaca, Priamo, Ecuba, Agamennone, Patroclo, Odisseo e degli altri personaggi di cui si divertivano a muovere i fili del destino, ma oggi un misterioso invito li riunisce tutti, dopo tanto tempo. Chi li ha invitati? Per quale motivo? A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre”.

 

MAR 5 • MER 6 MARZO 2024

ARTURO CIRILLO in

CYRANO DE BERGERAC

da Edmond Rostand

adattamento e regia Arturo Cirillo

con Arturo Cirillo

e con (in o.a.) Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini

produzione MARCHE TEATRO, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale

“Andare con il ricordo ad un musical da me visto da ragazzino a Napoli, nell’ancora esistente Teatro Politeama, è stato il primo moto di questo nostro nuovo spettacolo. – scrive Arturo Cirillo nelle note di regia – Il musical in questione era il Cyrano tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata ad un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore è per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena. Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical (con le musiche di Domenico Modugno) ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano di Bergerac, accentuandone più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato”.

 

MAR 12 MARZO 2024

MASSIMILIANO GALLO in

AMANTI

con Massimiliano Gallo, Fabrizia Sacchi, Orsetta De Rossi, Eleonora Russo e Diego D’Elia

Una commedia scritta e diretta da Ivan Cotroneo

 

produzione Teatro Diana

 

È settembre.

Claudia e Giulio si incontrano per la prima volta davanti a un ascensore, nell’atrio di un palazzo borghese. Le porte si aprono. Lei sta andando via, lui deve salire. Ma Claudia si accorge di avere dimenticato un fazzoletto su, e risale con Giulio. L’appartamento al quale sono diretti è lo stesso: scoprono infatti solo ora che entrambi frequentano la stessa analista, la dottoressa Gilda Cioffi, psicoterapeuta specializzata in problemi di coppia.

Li ritroviamo due mesi dopo, e i due sono diventati amanti, incontrandosi clandestinamente. Una progressione temporale fatta di equivoci, imbrogli, passi falsi, finte presentazioni, menzogne, incasinamenti, prudenza, e anche guai evitati per miracolo. Fino a quando qualcosa stravolge tutti gli equilibri.

Amanti è una nuova commedia in due atti sull’amore, sul sesso, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni di lunga durata e sulle avventure a termine, sul maschile e sul femminile, e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste.

“I temi di Amanti mi appartengono da sempre. Nei miei romanzi, nei film, nelle serie televisive che ho scritto e diretto, il confronto tra il maschile e il femminile, la rottura degli stereotipi di genere, la prepotente forza del sesso e quella ancora più devastante dell’amore, hanno sempre avuto grande spazio, nel tentativo continuo di raccontare l’evoluzione della società e del costume attraverso le relazioni amorose. Nella commedia questi temi prendono forma in un racconto moderno ed estremamente divertente, ma anche pieno di tenerezza e verità, come sempre succede nella commedia della vita.” (Ivan Cotroneo)

 

MER 20 • GIOV 21 MARZO 2024

ANDREA BOSCA

GAIA APREA in

KARMA

di XAVI MORATO’

con Andrea Bosca e Gaia Aprea

regia e traduzione di Alessandro Maggi

coproduzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Civico della Spezia, Teatro Stabile d’Abruzzo, Stefano Francioni Produzioni

Dopo chissà quante esistenze trascorse in chissà quali epoche e luoghi, due anime si ritrovano a convivere in un mondo indefinito e cercano risposte sul loro passato e sul loro futuro, durante la transitoria permanenza tra una vita e l’altra. Chi sono stati? E in chi si reincarneranno? Ma soprattutto perché vivono insieme in questo tempo di passaggio? Il mistero è fittissimo, ma gradualmente nuovi elementi vengono a galla, mentre quell’epoca parallela mostra sempre più quali sono le ferree regole da rispettare per determinare il processo di reincarnazione possibile. Sembra un sistema perfetto, ben governato e, anche se non tutto risulta sempre pienamente comprensibile, la logica dei processi assume un senso ineccepibile, che non può che essere accettato, quale che sia l’esito di una nuova esistenza.  Che relazione hanno le due anime con il cosmo? Ma è poi vero che ogni azione diventa una causa che crea un effetto corrispondente? E dunque, se così è, ogni desiderio deve essere portato a compimento, e fino a quando ne rimarrà anche la più piccola traccia nella nostra coscienza, saremo costretti a reincarnarci? Drammatico, comico, profondo, ironico e sarcastico, il filo che lega i due personaggi della pièce è come la vita stessa: un pianoforte di colori dalle più diverse sfumature.

 

SAB 6 • DOM 7 APRILE 2024

CARROZZERIA ORFEO in

SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA

Uno spettacolo di

Carrozzeria Orfeo

Drammaturgia Gabriele Di Luca

Con Sebastiano Bronzato, Alice Giroldini, Sergio Romano, Massimiliano Setti, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati

Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

Consulenza filosofica Andrea Colamedici – TLON

coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione

Teatro di Napoli – Teatro Bellini

Dopo aver esplorato il mondo degli ultimi, dei reietti, dei perdenti, in questa nuova produzione Carrozzeria Orfeo indaga il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei ricchi, dei vincenti, imprigionati nel vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti, alla ricerca di un senso autentico dell’esistenza.

In un mondo sempre più individualista, dominato da un tempo schizofrenico e performativo, il prezzo da pagare anche per i vincenti sono l’angoscia e il terrore del fallimento che, oggi più che mai, portano le persone a soffrire di panico sociale, insonnia e insoddisfazione cronica.

Salveremo il mondo prima dell’alba è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee (sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci).

Sono tutti vittime di queste e del proprio egoismo, prodotti di un mondo dove parole come comunità e gentilezza sono quasi del tutto bandite se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici e commerciali. Ciò che ne rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta dall’ossessione di questo continuo doversi vendere, con il terrore che nessuno ti voglia mai comprare

Salveremo il mondo prima dell’alba affronta alcuni tra i nodi più sensibili della nostra contemporaneità: la proliferazione delle immagini, il fascino della celebrità, il culto del divertimento, come sintomo di una società sempre più triste eppure piena di mental coach, di influencer, che quotidianamente propinano stratagemmi funzionali per raggiungere il successo psicofisico e prevalere sugli altri.

 

 

 

 

MAR 16 APRILE 2024

FAUSTO RUSSO ALESI in

L’ARTE DELLA COMMEDIA

di Eduardo De Filippo

adattamento e regia Fausto Russo Alesi

con (in ordine di locandina)

Fausto Russo Alesi, David Meden, Sem Bonventre, Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Gennaro De Sia, Imma Villa, Demian Troiano Hackman

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro della Toscana – Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Elledieffe

si ringrazia per la collaborazione il Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa

 

L’arte della commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo, fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano, delle relazioni private e pubbliche tra gli esseri umani. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera implacabilmente diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un’ambigua e allo stesso tempo tragica e farsesca commedia in due atti e un prologo.

“Si tratta di un testo magistrale, di ampio respiro e straordinaria- mente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano alla ricerca della sua identità, del suo bisogno di tutela, del suo diritto di esistere. L’opera ci parla del rapporto contradditorio tra lo Stato e il Teatro, del ruolo dell’arte e degli artisti nella società, ma le domande, i dubbi, le responsabilità e le debolezze che Eduardo mette in campo ci riguardano tutti e quel “Teatro” si fa risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e soprattutto riconosciuti. Eduardo tira fuori il suo rospo in gola, non fa sconti a nessuno e affronta tematiche incandescenti, rivendicando con forza la funzione del teatro di farsi veicolo e di insinuare il dubbio nello spettatore, attraverso interrogativi irrisolti e soprattutto attraverso un intenso primo piano sulla faccia e sul corpo dell’attore. Proprio nell’incontro scontro tra tutti i protagonisti della commedia penso stia il segreto del Teatro.”  (Fausto Russo Alesi)

 

Evento speciale fuori abbonamento

DOM 21 APRILE 2024

MARTA CUSCUNA’ in

EARTHBOUND

ovvero le storie delle Camille

liberamente ispirato a Staying with the trouble di Donna Haraway (© 2016, Duke University Press)

di e con Marta Cuscunà

regia di Marta Cuscunà

scena, progettazione e realizzazione animatronica Paola Villani

assistente alla regia e alla realizzazione animatronica Marco Rogante

scultura creature animatroniche João Rapaz (Oldskull FX-Lisbona)

drammaturgia Giacomo Raffaelli

disegno del suono Michele Braga

disegno delle luci Claudio “Poldo” Parrino

produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Etnorama

con il sostegno di São Luiz Teatro Municipal (Lisbona)

con il supporto di Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, i-Portunus, A Tarumba – Teatro de Marionetas (Lisbona), i cittadini e le cittadine che hanno aderito al progetto #iosonoMecenate

 

Earthbound ovvero le storie delle Camille, lo spettacolo di Marta Cuscunà prodotto da ERT Fondazione, CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, Etnorama con il sostegno di São Luiz Teatro Municipal (Lisbona), è un monologo di fantascienza per attrice e creature animatroniche – progettate per essere attivate dal movimento umano –, che trasforma in teatro il pensiero eco-femminista di Donna Haraway, immaginando un futuro prossimo nel quale la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree del pianeta danneggiate dall’uomo.

Oggi essere sull’orlo della catastrofe non è più una metafora: per uscire dall’atteggiamento distruttivo del game over che ci potrebbe cogliere, la filosofa americana Donna Haraway scrive Staying with the trouble (tradotto in italiano con il titolo Chthulucene: Sopravvivere su un pianeta infetto), un saggio speculativo di eco-femminismo che include storie di fantascienza come esempi di futuri possibili, in cui la specie umana unisce le forze ad altre specie per salvare il nostro pianeta e prendersene di nuovo (e meglio) cura. Perché le storie che decidiamo di raccontare, afferma la filosofa, costruiscono prospettive e vie d’uscita dalla crisi planetaria attuale: questo è uno dei racconti possibili del mondo nuovo in cui potremmo trovarci a vivere domani.

Partendo da questo spunto, lo spettacolo mostra una piccola colonia di individui migrati in aree danneggiate dallo sfruttamento umano, per risanarle grazie alla collaborazione con partner non-umani: sono gli Earthbound a cui sono stati impiantati i geni di creature in via d’estinzione con il duplice scopo di conservarne la specie e favorire una nuova prospettiva per l’adattamento dell’uomo con l’ambiente naturale.

“Earthbound” è il neologismo inventato dal sociologo, antropologo e filosofo francese Bruno Latour per rispondere al bisogno contemporaneo di ridefinire la nostra specie in base a un nuovo rapporto con la Terra, superando la frattura tra uomo e natura e riconoscendo che l’ambiente influenza lo sviluppo dell’individuo che esiste grazie a relazioni simbiotiche con altre specie come batteri, virus e funghi. Questo nuovo approccio ci permetterebbe di trovare risposte ai mutamenti ecologici.

In scena, gli Earthbound prendono vita grazie alle creature animatroniche progettate da Paola Villani, realizzate con l’assistente alla regia Marco Rogante: innovando la tradizione del teatro di figura con tecniche di animazione parallele a quelle cinematografiche, la scenografa, che collabora con Marta Cuscunà dal 2015, costruisce i pupazzi personaggi di questa storia ispirandosi alle opere dell’artista australiana Patricia Piccinini, che nel suo percorso di lavoro sull’iconografia d’ibridazione fra corpi umani e animali ha spesso dialogato anche con Donna Haraway.

 

INFO

ORARIO DI INIZIO DEGLI SPETTACOLI ore 20.45

 

Gli spettacoli in programma di domenica avranno inizio alle ore 17.30

Lo spettacolo “Earthbound” previsto domenica 21 aprile 2024 avrà inizio alle 20.45

 

BIGLIETTERIA

Botteghino Teatro Civico La Spezia (ingresso da via Carpenino)

Orari di apertura: da lunedì a sabato ore 8.30/12, il mercoledì anche ore 16/19

Nel periodo della campagna abbonamenti (da lunedì 25 settembre fino a mercoledì 25 ottobre) il Botteghino resterà aperto anche il lunedì pomeriggio ore 14.30/17

Tel. 0187.727521

Email: info@teatrocivico.it

www.teatrocivico.it

 

TEMPISTICA CAMPAGNA ABBONAMENTI 

Rinnovo dei vecchi abbonamenti da lunedì 25 settembre a mercoledì 11 ottobre 2023

Vendita dei nuovi abbonamenti da giovedì 12 ottobre a mercoledì 25 ottobre 2023

Vendita biglietti singoli per tutta la Stagione di Prosa da giovedì 26 ottobre 2023

 

PREZZI

Abbonamento per 12 spettacoli

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 210 – ridotto € 195

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 165 – ridotto € 155

II settore galleria, palchi di terza fila: intero €90 – ridotto € 78

Studenti: € 60

 

Abbonamento per 8 spettacoli

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 160 – ridotto € 152

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 140 – ridotto €132

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 70 – ridotto €62

Studenti: € 40

Biglietti singoli spettacoli

Prevendita: € 2

LA LOCANDIERA  –  OLIVA DENARO – ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 30– ridotto € 27 – Membri associazioni Teatro amatoriale: €15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero €25– ridotto € 22 – Membri associazioni Teatro amatoriale: €12

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 15 – ridotto € 12 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

LE NOSTRE ANIME DI NOTTE – UNO SGUARDO DAL PONTE – LA SIGNORA DEL MARTEDI’ – AMANTI

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 25 – ridotto € 22 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 12

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 20 – ridotto € 17 –Membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 12 – ridotto € 10 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

50 YEARS – CYRANO DE BERGERAC – KARMA – SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA – L’ARTE DELLA COMMEDIA 

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: intero € 20 – ridotto € 17 – membri associazioni Teatro amatoriale: € 8

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: intero € 15 – ridotto € 13 – Membri associazioni Teatro amatoriale: € 6

II settore galleria, palchi di terza fila: intero € 10 – ridotto € 8- Membri associazioni Teatro amatoriale: € 5

Per gli studenti accompagnati da insegnanti biglietto per tutti i settori € 7

I detentori dell’abbonamento a 8 spettacoli per gli spettacoli in serate singola potranno acquistare i singoli biglietti alle seguenti tariffe agevolate:

I settore platea, barcaccia e palchi prima fila: € 15

II settore platea, prima galleria, palchi di seconda fila: € 10

II settore galleria, palchi di terza fila: € 7

L’acquisto del pacchetto abbonamento e dei singoli biglietti per la Stagione di Prosa 2022/2023 può avvenire anche tramite Carta del Docente e Bonus Cultura 18app

EVENTO SPECIALE FUORI ABBONAMENTO

EARTHBOUND – MARTA CUSCUNA’ (21 aprile 2024)

Posto unico numerato: Intero € 15 – Ridotto studenti € 7

 

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