Livorno – Assisterminal, Confindustria Livorno Massa Carrara e Confitarma intervengono a gamba tesa con una nota congiunta sullo sciopero nel porto a Livorno.
“L’interruzione delle trattative e la continuazione dello sciopero da parte delle organizzazioni sindacali di categoria – scrivono – impongono chiarimenti non più rinviabili. Anzitutto occorre che siano ripristinate le regole delle relazioni industriali solo in presenza di richieste adeguatamente articolate e formalizzate, ad oggi inesistenti”.
“Occorre inoltre avere consapevolezza che, con la prosecuzione dello sciopero e i conseguenti danni economici e reputazionali già in atto dell’intera portualità, devono ritenersi revocate tutte le disponibilità che pure erano state rintracciate presso aziende operanti nel nostro porto, nonostante la fase estremamente critica che le aziende stesse stanno attraversando”.
“Le illazioni diramate dai comunicati di fonte sindacale, su presunte dichiarazioni da parte dei rappresentanti degli imprenditori relative ai rapporti societari con armatori, sono pura falsità. Tenuto conto della gravità delle decisioni assunte dai sindacati, unitamente all’anomala e sproporzionata durata degli scioperi dichiarati, eventuali confronti potranno essere avviati unicamente in assenza di qualsiasi forma di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali stesse”.
Da registrare anche il duro intervento di Alis.
“In una fase economica e sociale già profondamente complessa e delicata per aziende, famiglie e cittadini, che sono colpiti da mesi dai rincari di materie prime, carburanti e prodotti energetici, il nostro settore del trasporto e della logistica resta determinante. E’ pertanto controproducente quanto sta avvenendo da giorno a Livorno, con uno sciopero che sta invece provocando ulteriori disagi e danni alle isole, le quali necessitano di regolari collegamenti ed approvvigionamenti, e all’intero Paese. Per questo, come ALIS, manteniamo la nostra posizione di contrarietà rispetto a qualsiasi forma di sciopero, stati di agitazione e sospensione delle attività e dei servizi di trasporto”.
Lo ha dichiarato il Vicepresidente e Direttore generale di ALIS Marcello Di Caterina sullo sciopero dei lavoratori portuali di Livorno dal 12 settembre, “dapprima con la riduzione dei turni di lavoro ogni due ore e poi, a partire dal 21 settembre, con la sospensione delle prestazioni lavorative connesse allo sbarco e all’imbarco delle merci, pur garantiti assistenza ai passeggeri, sicurezza degli impianti e tutela del patrimonio aziendale, vigilanza e mantenimento in funzione degli impianti per merci deperibili, animali vivi e controllo merci pericolose.
“Restiamo sempre più convinti della necessità di favorire e proseguire, in tutto il territorio nazionale e nelle isole, il corretto svolgimento dei servizi offerti dal comparto logistico e la regolare consegna delle merci che, come sappiamo, –ha concluso Di Caterina –sono stati durante l’emergenza, e restano tuttora fondamentali, per l’intero Paese e per la stabilità sociale ed economica”.