MARINA DI MASSA – Si chiamava Jasper Andres Ariel il ventenne turista tedesco inghiottito dal mare di Marina di Massa il 27 settembre e ritrovato cadavere al largo di Torre Scola nel Golfo della Spezia.
Lo hanno accertato i risultati del test del Dna disposto dalle procure della Spezia e di Massa-Carrara eseguito su un corpo ormai irriconoscibile per l’avanzato stato di decomposizione.
Il Dna della salma, prelevato dal medico legale Susanna Gamba chiamata ad eseguire i rilievi autoptici, è stato incrociato con quello della madre del giovane, che era residente a Monaco di Baviera.
Come si ricorderà era appena spuntata l’alba quel 27 settembre quando Jasper si era tuffato nel mare agitato, insieme a un amico che, pur ferito, era riuscito a risalire a terra e a salvarsi mentre lui era sparito tra le onde. Le ricerche per ritrovare Jasper erano state estese da parte degli uomini e dei mezzi della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara sotto il coordinamento della Sala operativa della Direzione Marittima di Livorno. Si erano alternati i mezzi navali e aerei della Guardia Costiera con mezzi aerei della Marina Militare, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco.
Finché, sospese le ricerche, il 2 ottobre due velisti avevano notato il cadavere nel mare davanti a Torre Scola.