LA SPEZIA – I finanzieri e i funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane hanno consegnato alla Caritas Diocesana spezzina 54mila chili di pellet sequestrati in area portuale perché recanti marchi contraffatti e la falsa indicazione della classe di efficienza.
Il combustibile era stato sequestrato dagli investigatori nel corso di un’autonoma attività d’indagine in quanto hanno rilevato, mediante analisi nei laboratori Doagen, che il potere calorifico dichiarato sulle singole confezioni fosse superiore a quello sviluppato dal prodotto che, tuttavia, era accompagnato da un certificato di qualità, poi risultato falso, atto a comprovarne la genuina qualità e il massimo dell’efficienza.
Le confezioni inoltre recavano illegittimamente un marchio contraffatto. Pertanto, in esito alle attività di indagine, il pellet veniva sequestrato e l’importatore denunciato alla Procura della Repubblica.
Ma poiché il prodotto, sebbene contraffatto e non rispondente alla classe dichiarata, risulta non dannoso alla salute, fli inquirenti hanno proposto all’Autorità Giudiziaria di valutare, anche alla luce del contesto di emergenza per la crisi russo-ucraina, per le rilevanti difficoltà di approvvigionamento di materie energetiche e per il sensibile aumento dei costi, la donazione del pellet alla Caritas Diocesana spezzina, in luogo della distruzione.
Il Tribunale della Spezia ha concesso la devoluzione per cui il pellet è stato consegnato, rimosse le false attestazioni, alla Caritas.
La pregevole iniziativa di solidarietà, in vista della stagione invernale, consentirà un adeguato approvvigionamento per le strutture recettive della Caritas Diocesana e la possibilità per la stessa di ridurre i costi per l’energia, liberando risorse da destinare ad altri scopi benefici.