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LA SPEZIA – Alla presentazione da parte di Gianluca Caffaratti Presidente Aidep Liguria e da Massimo Lavezzini Responsabile cluster marittimo AIDP Liguri e alla lectio di Mario Sommariva, presidente del Sistema portuale del Mar Ligure Orientale è iniziata, al Terminal cruise, la tavola rotonda sulla digitalizzazione dei porti e sulle nuove professionalità viste dai direttori del personale e dal direttore della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica.
di Enzo Millepiedi
Alla tavola rotonda, moderata da Lucia Nappi, direttore Corriere marittimo, sono intervenuti Federica Catani, Direttore Scuola Nazionale Trasporti & Logistica, Genziana Giacomelli, Human Resource Director, Gruppo Tarros, Luca Trevisan, Direttore Risorse Umane Contship Italia e Massimo Lavezzini, Direttore del personale PSA SECH Genova, insieme a Lucia Nappi direttore del Corriere marittimo di Livorno.
Nel primo giro sono stati i direttori del personale a portare i contributi in base alle loro esperienze e alle loro valutazioni sui processi di digitalizzazione e di automazione in relazione ai progetti e alle dinamiche interne delle rispettive aziende.
Ben consapevoli di essere figure centrali nella gestione del cambiamento che si sta imponendo da una parte con l’avanzato processo di digitalizzazione e dall’altra con il processo ancora lento, ma non per molto, dell’automazione, in ordine i manager di Contship Italia, di Psa e di Tarros, hanno concordato sui modi e sui tempi della riqualificazione del personale, sull’apporto delle risorse umane e dei giovani che in azienda portato ventate di entusiasmo e infine sull’accompagnamento saggiamente gestito all’uscita del personale che non è più in grado di reggere alla sfida che il cambiamento impone.
Come in ogni cambiamento infatti bisogna mettere in conto le naturali resistenze e la portualità non fa eccezione. Per cui bisogna saperle affrontare e superare.
E proprio per la centralità della figura del direttore del personale è stato rilevato come si debba intanto lavorare in team e come essa debba coordinare le attività preparatorie ed esecutive nei processi di digitalizzazione e soprattutto in quelli, che verranno, di automazione dei terminal per garantire l’equilibrato procedere di tecnologia e personale. In questo la semi automazione, della quale aveva parlato il presidente Sommariva, è vista come una soluzione idonea alla gestione economica e sociale della transizione.
Tutti hanno sottolineato un’altra centralità: quella della formazione. La formazione continua in azienda nel senso di un aggiornamento costante per gestire i processi digitali e nel senso della preparazione qualificata e qualificante delle nuove assunzioni che rispondano alle figure richieste dall’innovazione.
Altro aspetto interessante è stato quello sollevato da Genziana Giacomelli in base all’esperienza sul campo nel Gruppo Tarros che, come è noto, non è solo un terminal ma ha società della logistica. Ebbene, il lavoro in team è essenziale perché ogni comparto deve procedere omogeneo nell’adozione e nell’operatività del modello aziendale.
Tutti hanno infine convenuto sui tre ruoli, indicati da Sommariva, per gestire il cambiamento che verrà: il ruolo pubblico, il ruolo sociale dell’impresa e il ruolo dei lavoratori e del sindacato.
Come tutti hanno convenuto sul ruolo fondamentale di una formazione che proceda in perfetta sintonia con l’evoluzione e con le esigenze e i fabbisogni delle aziende in quella che sarà una rivoluzione nel modo stesso di essere e di operare in ambito portuale e logistico.
Ed è per questo che a partecipare alla tavola rotonda è stata chiamata Federica Catani, direttore della Scuola Nazionale Trasporti e Logistica che da trent’anni prepara, seguendo ma anche anticipando i tempi dell’innovazione, le figure professionali destinati all’ambito portuale e logistico. Aspetto affidato al quarto articolo di questa serie.
(3 – continua)