Scintille tra Fiom Cgil e Uilm a Genova per la vertenza di Ansaldo Energia: domani i lavoratori in assemblea

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Genova –  Il prefetto di Genova Renato Franceschelli ha riferito che Cassa depositi e prestiti senza un governo insediato non è in grado di poter prendere decisioni. Ricapitalizza per 36 milioni, risorse che erano già state stanziate, e potrà impegnarsi in una nuova ricapitalizzazione solo quando ci sarà l’azionista di riferimento.

Si è concluso così senza soluzioni immediate l’incontro tra le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Rsu e il prefetto di Genova sul futuro di Ansaldo Energia.

“L’incontro su Ansaldo Energia non è andato bene − ha dichiarato Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Cgil Genova −. Il Prefetto ci ha comunicato che Cassa depositi e prestiti ricapitalizzerà l’azienda per 36 milioni di euro, una non notizia visto che queste risorse erano già state stanziate prima che si aprisse la vertenza in corso e dalle dichiarazioni riportate dal prefetto si evince che si tratta di una “bombola d’ossigeno” utile solo a garantire la liquidità minima dell’azienda”.

“E domani mattina torneremo in assemblea con i lavoratori per decidere tempi e modi della mobilitazione a partire da domani: è evidente che se queste sono le condizioni, le prospettive per Ansaldo sono molto complicate e il futuro che si può prevedere non è affatto positivo”.

Non ci aspettavamo grandi cose in assenza di un governo – fa sapere la Uil – ma nonostante ciò abbiamo ricevuto alcune rassicurazioni che si traducono in 50 milioni per appianare debiti (36 milioni per la liquidità aziendale). Cassa depositi e prestiti non lascerà sola Ansaldo Energia perché è un asset strategico”.

“Non mi aspettavo nessuna soluzione immediata, sarebbe sciocco senza un governo in carica, ma ci è stato comunicato dal Prefetto l’impegno di Cassa e depositi e prestiti sulla ricapitalizzazione non appena ci sarà l’azionista di riferimento − ha aggiunto Antonio Apa, Coordinatore regionale Uilm −  Occorre un governo perché la vertenza Ansaldo deve assumere una dimensione nazionale. E poi, vorrei smontare una bufala: non è vero che i lavoratori non percepiranno stipendio a fine ottobre. I nostri problemi si chiamano carenza di ordini, avere un piano industriale credibile e un’organizzazione del lavoro che fa acqua da tutte le parti”.

La Uilm fa sapere che parteciperà all’assemblea indetta per i lavoratori, in quella sede lascerà libera scelta ai lavoratori di aderire o meno allo sciopero.

“La Uilm non si fa dettare la linea da nessuno − ha concluso  – vogliamo un incontro appena possibile con Cassa depositi e prestiti e il ministero Sviluppo economico. Poi ci sarà la battaglia per la salvaguardia industriale e occupazionale”.

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