Ritorno a casa: come realizzare l’autonomia e l’indipendenza delle catene di fornitura dei mercati di consumo occidentali

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Trieste – “L’interdipendenza economica e climatica, sotto l’effetto di eventi traumatici ed emergenziali, è attualmente in fase di una nuova interpretazione sta ricomponendo l’organizzazione delle localizzazioni e della logistica delle attività”.

Lo si è letto nelle news lettre dell’ Aiom,  l’Agenzia Imprenditoriale Operatori Marittimi, di Trieste nelle quali si trova la puntualizzazione sulla globalizzazione come l’abbiamo conosciuta e che non c’è più in quei termini.

Come risulta dalle dichiarazioni della Commissione Europea, degli Stati Uniti, di diverse imprese e di molti politici, le intenzioni sarebbero quelle di realizzare l’autonomia e l’indipendenza delle catene di fornitura dei mercati di consumo occidentali.

In questo scenario, sempre secondo l’Agenzia, si evidenzia anche un nuovo peso dell’intervento pubblico nel libero mercato, che per “il ritorno a casa” occidentale sta investendo miliardi di euro in incentivazioni, in termini di sgravi fiscali e agevolazioni di ogni tipo, a discapito delle spese cosiddette sociali.

“Non sarebbe ora di pensare a modelli economici innovativi di rilancio, basati su attività e traffici sani e equi?” si chiede infine l’Agenzia.

Nella foto: studenti al corso di alta formazione alla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica della Spezia (con sedi a Genova e Marina di Carrara)

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