Ridotta a relitto dal fuoco la nave cargo con a bordo oltre 3mila auto: colpa delle elettriche?

Isola di Adak (Alaska) – Sarebbe stato l’incendio di un’auto elettrica a innescare il grave incendio scoppiato nella notte tra il 3 e il 4 giugno a bordo della Morning Midas, una nave cargo diretta dalla Cina al Messico.

A bordo del mercantile si trovavano 3.000 veicoli, tra cui numerose auto elettriche dotate di batterie agli ioni di litio, che hanno reso particolarmente complesse le operazioni di spegnimento.

Le autorità hanno confermato che entro la serata del 4 giugno tutti i 22 membri dell’equipaggio sono stati evacuati in sicurezza. Le cause dell’incendio restano al momento sotto indagine anche se si parte dalla constatazione che, pur sapendo che questi incidenti avvengono anche con veicoli a combustione, le batterie agli ioni di litio, presenti nei veicoli elettrici, possono generare incendi estremamente difficili da contenere, con alte temperature e rischi di riaccensione. Le squadre di emergenza stanno monitorando la situazione da remoto per il contenimento del danno ambientale e la messa in sicurezza del relitto.

La nave cargo Morning Midas è lunga 183. Costruita nel 2006 appartiene alla compagnia londinese Zodiac Maritime e batteva bandiera liberiana. Aveva lasciato il porto di Yantai, in Cina, il 26 maggio, e trasportava al porto messicano di Lázaro Cárdenas, per la precisione, 3.159 veicoli, di cui 65 a batteria e 681 ibridi. E il fumo è stato avvistato per la prima volta proprio sul ponte che ospitava i veicoli elettrici. Che non è un dettaglio da poco sul fatto che le auto elettriche sono più facili a incendiarsi di quelle normali sia per la natura chimica delle batterie e sia per la elevata energia immagazzinata.

Tornando al rogo, l’equipaggio ha subito iniziato le operazioni di spegnimento, ma senza successo. La Guardia Costiera Usa ha così evacuato tutte le 22 persone a bordo. Su una scialuppa di salvataggio, si sono trasferiti sul mercantile Cosco Hellas, una delle tre navi che si trovavano nelle vicinanze dell’area dell’incendio. La Morning Midas è invece ancora alla deriva. La Guardia Costiera e l’operatore marittimo hanno avviato le operazioni necessarie per il suo recupero del mercantile. Salvate le persone, la priorità è evitare un disastro ambientale di vasta portata, considerando che la nave trasporta nei suoi serbatoi circa 350 tonnellate di gas combustibile e ben 1.530 tonnellate di olio a bassissimo tenore di zolfo (Vlsfo).

Tratto in salvo l’equipaggio si è poi passati all’altra priorità, quella di evitare un disastro ambientale di vasta portata, considerando che la nave trasporta nei suoi serbatoi 350 tonnellate di gas combustibile e 1.530 tonnellate di olio a bassissimo tenore di zolfo. Ripetiamo che cose del genere avvengono anche con veicoli a combustione.

L’incidente è avvenuto a 490 chilometri a sud-ovest dell’isola di Adak, che si trova a sua volta a circa 1.930 chilometri a ovest di Anchorage, la città più grande dell’Alaska.

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