LA SPEZIA – L’unità d’altura CP 288 della Guardia Costiera di Genova ha condotto una serie di operazioni di controllo nelle acque del Levante ligure, nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto della pesca illegale.
Le verifiche si sono concentrate sulle unità da pesca professionale, con particolare attenzione alle pratiche di pesca a strascico, impiegate per la cattura di organismi bentonici quali pesci da fondo e gamberi di profondità, e alla pesca con il sistema del palangaro, destinata alla cattura di grandi specie pelagiche come il tonno rosso e il pesce spada.
Durante tali controlli, il personale militare, coadiuvato da ispettori qualificati UE-ICCAT-GFCM della Guardia Costiera della Spezia, imbarcati sulla motovedetta CP 288, ha proceduto al sequestro di due reti a strascico. Le reti sono risultate irregolari in quanto presentavano maglie di apertura inferiore a quanto stabilito dalla normativa vigente.
La legislazione europea e nazionale, infatti, vieta l’utilizzo di reti a strascico con maglie di apertura inferiore a 40×40 mm per le reti a maglia quadra, e inferiore a 50×50 mm per le reti a maglia romboidale. Questa disposizione è fondamentale per la protezione degli stock ittici e la salvaguardia del novellame, garantendo la sostenibilità delle risorse marine.
Ai comandanti dei pescherecci coinvolti, oltre al sequestro delle reti, è stata comminata una sanzione amministrativa di 2.000 euro ciascuno, in conformità con quanto previsto dalla normativa sulla pesca. Le violazioni relative alle dimensioni delle maglie delle reti rientrano tra le infrazioni gravi che comportano sanzioni pecuniarie significative e il sequestro degli attrezzi illegali.
Con l’approssimarsi della stagione estiva e l’aumento della domanda di pesce fresco da parte del mercato locale e delle attività commerciali e di somministrazione rivierasche, i controlli in questo settore saranno intensificati. L’obiettivo primario della Guardia Costiera è assicurare il pieno rispetto della normativa vigente e garantire che il pescato immesso sul mercato sia conforme alle disposizioni di legge.
L’attività della Guardia Costiera si inscrive in un più ampio impegno per la tutela dell’ecosistema marino e la salvaguardia della biodiversità. È fondamentale che le pratiche di cattura, pur se consentite, non compromettano la salute e l’equilibrio degli ambienti marini, preservando le risorse ittiche per le generazioni future.