LA SPEZIA – La M/Y Sea Eagle resterà ormeggiata al Molo Italia della Spezia dal 18 agosto al 17 settembre.
Sarà questa un’occasione unica per visitare una delle navi che contrasta le attività di pesca illegale, non riportata e non documentata (INN) nel Mar Mediterraneo.
Chi lo desidera può e potrà incontrare i volontari di Sea Shepherd ed avere informazioni sulle loro operazioni in Italia e nel mondo.
Sarà inoltre disponibile il merchandise ufficiale.
Tutte le info alla pagina dell’evento: https://facebook.com/events/s/sea-shepherd-visite-a-bordo-de/263707849929788/
Saranno possibili le visite a bordo in questi giorni: 18-19-20 Agosto, 25-26-27 Agosto, 1-2-3 Settembre, 8-9-10 Settembre,
15-16-17 Settembre.
La nave Sea Eagle è entrata da due anni nella flotta di Sea Shepherd di imbarcazioni per la protezione dei mari. La nuova nave è stata acquistata grazie alla donazione ricevuta da Allianz SE, Allianz Technology e Allianz Italia quale parte della collaborazione della durata di due anni tra Sea Shepherd e Allianz per affrontare il problema dei detriti di plastica che inquinano i mari.
Al momento dell’arrivo nella flotta il CEO di Sea Shepherd Global, Capitano Alex Cornelissen, aveva commentato: “Sea Shepherd è molto emozionata per questa collaborazione che ci aiuterà a diffondere il messaggio che i dispositivi per la pesca sono la maggior causa dell’inquinamento marino” .
E aggiunto: “Questa nuova imbarcazione sarà utilizzata quasi esclusivamente per le nostre attività nel Mar Mediterraneo, sia come enorme miglioramento per le già esistenti campagne come Operazione Siso, sia come imbarcazione perfetta per iniziare nuove fantastiche campagne.”
La Sea Eagle è una ex pilotina francese di 40 metri, attrezzata per accogliere 19 membri dell’equipaggio e trasportare due gommoni. Essendo stata costruita per navigare nell’Oceano Atlantico, è in grado di affrontare i mari più agitati.
“Sea Shepherd è molto grata per il supporto di Allianz – ha dichiarato inoltre il Capitano Cornelissen – e insieme affronteremo il problema dei dispositivi per la pesca abbandonati, cercando soluzioni per convertire i rifiuti di plastica marina in materiali che potranno essere riutilizzati oppure messi in vendita per raccogliere ulteriori fondi e creare più consapevolezza.”