LA SPEZIA – Concludiamo con il capitolo straordinario sull’economia del mare la pubblicazione della sintesi del “Rapporto economico provinciale 2022” a cura della Camera di commercio delle Riviere liguri con la collaborazione scientifica del Centro Studi Tagliacarne.
Ebbene in un contesto regionale nel quale la blue economy costituisce l’11% del valore aggiunto complessivamente prodotto, l’economia del mare spezzina si attesta al 13,3%, l’occupazione al 13,2% e le imprese il 16,3%.
In particolare, in termini di valore aggiunto ed occupati, pesa la filiera cantieristica.
Seguono l’attività portuale del capoluogo, che incide per un quinto sul valore aggiunto e il turismo marittimo.
La Spezia si trova, quindi, ad essere una delle “capitali” dell’economia del mare italiano.
Per incidenza sul valore aggiunto, essa e infatti classificata al terzo posto fra le province italiane, dopo Trieste e Livorno, così come per incidenza sull’occupazione, mentre è addirittura prima in Italia per incidenza del numero di imprese.
Del resto, La Spezia e uno dei più importanti porti mediterranei per il traffico container; l’attività del porto, nel 2022, cresce dello 0,6% sull’anno precedente, grazie soprattutto alle rinfuse liquide.
Molto positivo è anche il traffico turistico, con i passeggeri delle crociere che crescono di quasi il 400% in un anno.
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