Bruxelles – Armatori, agenti marittimi, operatori portuali, terminal. Il mondo della logistica si scalda contro il Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager, per chiedere una urgente revisione del regolamento European Union’s Consortia Block Exemption Regulation (CBER).
Così come è congegnato il regolamento – si rileva – permette ai liner di potersi scambiare informazioni dettagliate, oltre alla possibilità di fornire servizi accessori.
Ebbene dieci organizzazioni del settore hanno firmato la lettera diretta a Vestager, perché il laissez-faire europeo sul tema abbia un termine.
“Da quando il regolamento è stato rinnovato, le imprese europee e gli attori della supply chain coinvolti hanno subito enormi interruzioni nella circolazione dei container“, dice la nota sottoscritta dalle associazioni e dalle organizzazioni europee.
“Allo stesso tempo, le tariffe di spedizione sono più che quadruplicate su molte rotte, e continuano a rimanere da 3 a 4 volte superiori rispetto al 2019 prima della pandemia”.
Hanno firmato la lettera-documento CLECAT (European Association for Forwarding, Transport, Logistics and Customs services), FEPORT (Federation of European Private Port Companies and Terminals), ESC (European Shippers’ Council), EBU (European Barge Union), GSF (Global Shippers’ Forum), ETA (European Tugowners Association), UIRR (Union for Road-Rail Combined Transport), FIATA (International Federation of Freight Forwarders Association), IAM (International Association of Movers) e FIDI Global Alliance.
Che sottolineano tra l’altro come ci sia “un contrasto evidente tra l’approccio della Commissione e il vigore con cui la Federal Maritime Commission statunitense, e una serie di altre autorità garanti della concorrenza a livello globale, abbiano perseguito un’azione contro le compagnie“.
“Riteniamo che molti eccessi di comportamento esibiti dalle compagnie di navigazione derivino dalle condizioni aperte e altamente favorevoli in cui è stato redatto l’attuale Regolamento”.
Fonte: Ship Mag – Leonardo Parigi