Termini Imerese – Recuperato anche l’ultimo corpo Bayesian si procederà ora al recupero del relitto che giace a 50 metri sul fondale mentre la procura di Termini Imerese indaga “per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo”.
Per il pm Ambrogio Cartosio “è essenziale che ci sia il recupero dello scafo” e “non si può andare frettolosamente. I reati bisogna capire a chi sono ascrivibili, possono toccare sia il comandante che l’equipaggio così come la casa costruttrice”.
L’attività di recupero del ‘Bayesian’, costato la vita a sette persone, richiederà diverse settimane di sforzi per i quali si è offerta di partecipare anche la società armatrice della barca.
Recuperato l’ultimo corpo, la procura di Termini Imerese disporrà ora l’autopsia sulle sette vittime del naufragio. Gli esami saranno eseguiti dai medici dell’istituto legale del Policlinico di Palermo.
In attesa del recupero del Bayesian e della scatola nera l’attenzione di investigatori e inquirenti si concentra adesso sulle cause del naufragio e, pur tenendo fermo l’impatto della tromba d’aria con vento a 150 km orari, si fa sempre più strada l’ipotesi di una catena di errori alla base del naufragio.
Si parla di unacatena di errori umani che avrebbe determinato il disastro: dalla deriva mobile, parzialmente alzata, che potrebbe avere avuto un ruolo determinante nella minore stabilità dello scafo, ad alcuni portelloni aperti, che avrebbero imbarcato una grande massa d’acqua in poco tempo favorendo il rapido inabissamento del veliero ai motori spenti e al mancato funzionamento del sistema che in questi casi dovrebbe sigillare i boccaporti e gli accessi all’interno.