Rapporto sul Trasporto Ferroviario Merci Italiano,: il treno corre ma può e deve correre di più favorendo l’accesso della merce

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 Roma – Il Rapporto Annuale sul Trasporto Ferroviario Merci Italiano è stato presentato dall’Associazione FerMerci che intende offrire una chiave di lettura meno aritmetica e più strategica dei dati.

Il Rapporto offre alcuni spunti sulla stabilità del traffico ferroviario che è nettamente in controtendenza rispetto alla grave caduta della produzione industriale nazionale, (da cui dipende direttamente la domanda di trasporto. e sulle dinamiche del sistema ferroviario nazionale sostanzialmente coerenti con quelle dei principali competitor europei ed in alcuni casi addirittura migliori.

Si rileva sulla base di questi dati che tutto questo è la dimostrazione che “le misure di sostegno al trasporto ferroviario varate dall’Unione Europea e attuate da Governo e Regioni, funzionano e hanno avuto un ruolo determinante per scongiurare il crollo del trasporto ferroviario che si stava registrando nel secolo in corso. Addetti e Infrastrutture hanno invece avuto il merito di sostenere materialmente la tenuta complessiva del vettore ferroviario”.
Nonostante questo, sono indicati due asset critici: la carenza di macchinisti e le fisiologiche interruzioni che per permettere i lavori e l’efficientamento della Rete Ferroviaria, rallentano il traffico. Ed è qui che occorre un cambio di passo per raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo, per cui il Presidente di FerMerci, Clemente Carta, ha proposto un Patto per il rilancio del trasporto ferroviario merci fra gli operatori e l’industria nazionale al fine di aumentare i volumi di traffico e concretizzare lo shift modale richiesto dall’Europa.
Ma per realizzarlo è necessario uno sforzo dell’intero sistema logistico nazionale con il sostegno delle industrie, a partire dalle imprese di Stato. In sintesi, oltre i sostegni già previsti – ecco l’indicazione più forte – occorre in tutti i modi favorire l’accesso della merce al treno.

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