LA SPEZIA – MARINA DI CARRARA – Si è tenuta a Porto Lotti una serata di grande rilievo organizzata dal Propeller Club – Port of La Spezia and Marina di Carrara, che ha visto la partecipazione di due illustri relatori e un pubblico numeroso e attento.
Prima protagonista è stata l’Ingegner Federica Montaresi, Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e socia del Club, che ha condiviso una panoramica aggiornata sulla situazione e sulle prospettive dei Porti della Spezia e di Marina di Carrara, anche alla luce del suo ruolo di Presidente della Commissione “Intermodalità e Logistica” di ESPO – The European Sea Ports Organisation, l’associazione dei porti europei.
L’Ingegner Federica Montaresi ha sottolineato l’importanza di una rappresentanza attiva nel panorama internazionale, per comprendere e anticipare i cambiamenti rapidi nel settore dello shipping e della logistica e i nuovi obiettivi della Commissione europea in materia di portualità e trasporti. “La crescente interconnessione delle modalità di trasporto, in particolare il trasporto intermodale, è sempre più un fattore chiave di competitività per i porti – ha dichiarato – che può contribuire alla resilienza del sistema portuale e logistico nel suo complesso di fronte ai cambiamenti in atto a livello geopolitico”.
A seguire, il Cavaliere del Lavoro Ugo Salerno, Presidente Esecutivo di RINA, ha tenuto un appassionato intervento sul tema della decarbonizzazione nel settore dello shipping, illustrando scenari, sfide e opportunità per la transizione ecologica del comparto marittimo.
Il Presidente Ugo Salerno (nella foto), partendo dalla disamina di quelli che oggi sono i combustibili alternativi – LNG, GPL, biofuels, sintetici, metano, ammoniaca, idrogeno – ne ha poi illustrato potenzialità e criticità, sottolineando come nessuno di questi combustibili sia esente da limiti significativi: dai costi elevati alla scarsa disponibilità, dalle sfide logistiche alla pericolosità d’impiego. Di fronte a questi limiti, diventa evidente la necessità di guardare oltre e di esplorare soluzioni innovative, capaci di rispondere concretamente alle esigenze di una transizione ecologica ormai non più rimandabile.
È proprio in questa prospettiva che Salerno individua nel nucleare una tecnologia rivoluzionaria per il trasporto marittimo: “Il nucleare, con reattori di dimensioni ridotte, non è più una tecnologia confinata a sommergibili e portaerei. Si presterà in un futuro a equipaggiare anche navi a uso civile.”
Al centro delle ricerche, svolte dalla collaborazione tra RINA, Fincantieri, una delle maggiori società di costruzione navale al mondo, e newcleo, c’è lo sviluppo della quarta generazione di reattori nucleari. Questo tipo di reattore, oltre a occupare poco spazio, necessita di rifornimenti sporadici, una manutenzione molto limitata, una facile sostituzione del reattore a fine vita, senza considerare gli importanti vantaggi in termini di sicurezza, in caso di incidenti, in assenza di radiazioni.
L’Italia su queste ricerche è tra i primi Paesi al mondo: un posizionamento che, se consolidato, potrebbe rappresentare un importante vantaggio competitivo, rendendoci protagonisti nel guidare un cambiamento tecnologico di portata rivoluzionaria per il settore marittimo e industriale globale.
La serata si è confermata come un’importante occasione di confronto e networking per i soci e gli ospiti del Propeller Club, toccando temi di grande attualità e strategici per il futuro della portualità e dello shipping.