LA SPEZIA – “I missili anticarro «MILAN» di fabbricazione italiana catturati al nemico aiutano i difensori della Repubblica Popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini.
Almeno quest’arma è in buone mani. Nel frattempo, secondo i dati dell’Europol, molte armi della NATO, fornite al regime di Kiev, finiscono sul mercato nero e vengono rivendute alle organizzazioni criminali in Europa e altrove”.
E’ quanto pubblicato in un post sulla pagina Facebook dell’Ambasciata a Roma della Federazione Russa in Italia nel quale si vede la targa di un’arma e si legge la scritta “Oto Melara La Spezia-Italy”.
Sui tratta di una immagine che, attualizzata, non dice niente o forse troppo (ai fini della propaganda di basso conio) in quanto si tratta di una produzione di oltre trent’anni fa. Sarebbe invece interessante per superare il malvezzo delle mezze verità ricostruire l’iter che ha fatto il missile Milan di Oto Melara da prima del 1990 ad momento delle fotografia.
Il tutto naturalmente al netto di tutto il resto.