Ecco le prime immagini dei carotaggi che sono iniziati nell’area a terra interessata allo sviluppo del porto verso levante e che precederanno i carotaggi a mare, come previsto dalla tabella di marcia nel progetto del La Spezia Container Terminal (Lsct) del Gruppo Contship.
Carotaggio, si sa, nella tecnica in geologia (e pure mineraria e in archeologia) è il termine che indica il prelevamento di campioni dal sottosuolo per poi analizzarli nel loro contenuto.
Si tratta di una operazione richiesta come propedeutica ad ogni intervento, come ci aveva illustrato l’ingegner Walter Cardaci, general manager di Lsct, che segue, insieme ovviamente all’amministratore delegato ingegner Alfredo Scalisi, direttamente lo svolgimento dei lavori.
L’indagine, dopo la gara indetta dalla società di Contship, è stata aggiudicata al un pool di aziende che sono risultate al massimo livello di esperienza e di affidabilità in campo nazionale.
A dirigere e a sovrintendere alle operazioni di carotaggio sono il professor Giuseppe Scarpelli e l’ingegner Alessandro Vita, entrambi della società di progettazione geotecnica Ges (Geotechnical Engineering Services) con sede ad Ancona, fondata dallo stesso professor Scarpelli e della quale l’ingegner Vita è presidente e direttore tecnico.
Ges utilizza a sua volta la Geoter, società di servizi, esecutrice materiale delle indagini geognostiche e delle prove nel sito, indagini e prove che vengono poi utilizzate da Ges per i calcoli. La Ges infine collabora all’interno di un gruppo di lavoro integrato dall’ingegner Marco Tartaglini della società Modimar Project.
Avviati i sondaggi geotecnici per l’area a terra, subito dopo il sopralluogo dei vertici delle società incaricate, si dovrà attendere la fine di settembre, e in base al cronoprogramma, si procederà subito dopo ai successivi sondaggi, sia geotecnici sia ambientali, nell’area di mare, per arrivare a fine ottobre, alla relazione conclusiva.