Livorno – Lo spavento è stato tanto ma per fortuna senza conseguenze per i nove diportisti che erano a bordo di un’ imbarcazione partita da Marina di Pisa e diretta all’isola di Capraia per una giornata di mare.
L’imbarcazione, un 16 metri a motore Raffaelli Maestrale ’52 iscritta a Pesaro era in navigazione a 7 miglia a Sud-Est dell’isola di Gorgona quando verso le 12.30 è scoppiato un incendio si è verificato un grave incendio che non era domabile con i mezzi estinguenti di bordo.
Resosi conto della gravità della situazione, il conduttore dell’unità ha lanciato via radio il “Mayday” col proprio VHF, ricevuto dalla Guardia Costiera di Livorno, segnalando la propria posizione.
La sala operativa della Capitaneria, avendo avuta notizia dell’impossibilità di spegnere l’incendio che si stava velocemente propagando a tutto lo scafo e della presenza dei minori a bordo, ha suggerito agli occupanti di mettere in mare la zattera di salvataggio e mettersi in salvo.
Veniva intanto inviata sul posto la M/V CP 867 al Comando del Luogotenente Albieri e, frattanto, attraverso i sistemi di monitoraggio del traffico navale in dotazione alla Guardia Costiera, venivano individuate le unità che navigavano nei pressi della zona dell’incidente per essere dirottate sul punto a prestare la prima assistenza ai diportisti.
Veniva inoltre richiesto il pronto intervento dei Vigili del Fuoco di Livorno con la motobarca VVF1174 e un gommone veloce che, sotto il coordinamento della Sala operativa della Capitaneria di Porto, hanno condotto le operazioni antincendio. Una imbarcazione da diporto, dirottata dalla sala operativa, individuava ed affiancava la zattera con i naufraghi che, poco dopo, venivano presi a bordo della M/V CP 867 rimasti illesi dall’incendio e fuori pericolo.
Terminate le operazioni di trasbordo, la motovedetta ha condotto in sicurezza i naufraghi nel porto di Marina di Pisa dove, giunti a terra, hanno ricevuto accoglienza dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo.
Nonostante i tentativi di spegnimento dell’incendio, l’imbarcazione affondava poco dopo le 14,30 su un fondale di 135 metri.
Sono state aperte le indagini della Capitaneria di Porto di Livorno per accertare le cause dell’evento, valutare le eventuali responsabilità e adottare le misure necessarie ai fini della salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema marino, per quanto al momento dell’affondamento non sono emerse tracce di inquinamento.