Livorno – Disco verde alla realizzazione della Darsena Europa nel Porto di Livorno dalla Commissione Valutazione Impatto Ambientale – VIA e VAS che si è espressa favorevolmente.
L’intervento, del valore complessivo di 450 milioni e atteso da tempo, prevede in prima fase opere di difesa per alcuni km e 16 milioni di opere di dragaggi, a regime 3 km di banchine, 2 grandi terminal e fondali ampliati per accogliere le portacontainer e le navi extralarge.
Soddisfazione del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per lo sblocco di un’opera che è un grande passo per lo sviluppo del porto e dell’economia del territorio.
Ill presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri (nella foto) ha ringraziato tutta la struttura commissariale per il lavoro svolto e il Ministero delle Infrastrutture per il supporto ricevuto
Il passaggio deve ancora essere formalizzato con la pubblicazione del decreto e l’invio alle strutture competenti del Ministero delle Infrastrutture, cui competono le ultime valutazioni, ma; si tratta pur sempre di una tappa importante per un’opera per la quale potrebbero presto essere avviati i primi lavori.
“Non conosciamo il quadro prescrittivo, siamo in attesa di riceverlo. Va detto però che con l’approvazione dei giorni scorsi il progetto giunge comunque ad un importante giro di boa, e punta così in un’unica direzione; l’avvio della fase realizzativa di un’opera attesa da decenni da tutti gli operatori economici che gravitano intorno porto” ha spiegato lo stesso commissario dell’opera, Luciano Guerrieri, che ha aggiunto: “Devo ringraziare sin da ora per l’ottimo lavoro svolta tutta la struttura commissariale, a cominciare dalla vice commissario Roberta Macii e dal dirigente tecnico Enrico Pribaz, che hanno seguito passo dopo passo il lungo iter amministrativo. Un grazie anche al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e Edoardo Rixi, per il supporto ricevuto. Del pari, rivolgo i più sentiti ringraziamenti al Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin”.
Il progetto prevede, nella prima fase, la realizzazione delle opere pubbliche; verrà costruita una diga foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e la nuova Diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita).
Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento.
Saranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti per portare i fondali all’ingresso del canale di accesso della Darsena a -20 metri e a -17/-16 metri negli specchi acquei (predisposti per raggiungere i -20). Il materiale da escavo verrà riversato nelle nuove casse di colmata, che andranno a diventare, nella una seconda fase del progetto, il futuro terminal ro-ro.