Porti della Spezia e Marina di Carrara: l’intermodalità, punto di forza di un sistema logistico efficiente e sostenibile

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In questo capitolo della relazione al Piano Operativo Triennale è chiaramente spiegato come l’’intermodalità, in particolare per il Porto della Spezia, abbia “rappresentato da anni un valore aggiunto, il vero punto di forza di un sistema logistico efficiente e sostenibile”.

di Mario Sommariva

Sviluppo dei servizi ferroviari

Nel porto della Spezia e di Marina di Carrara si sono registrati nella prima parte dell’anno in corso risultati molto positivi sui traffici: a fronte di 647.101 TEUS movimentati dal terminal LSCT (+28,5% sul 2020 e -3,1% sul 2019) sono stati movimentati nel semestre a mezzo ferrovia 191.857 TEUS (+32,3% sul 2020 e +10,6% sul 2019). Se continuerà il trend fin qui mostrato la ferrovia potrebbe arrivare a movimentare nel 2021 fino ad oltre 370mila TEUS, circa 8200 treni e 125 mila vagoni.

Nel porto di Carrara in sei mesi si sono registrate 1,6 mln di tonnellate, con un incremento del 21,1%, ed oltre 49mila contenitori movimentati (+19,7%). Nel porto operano, anche grazie alla messa in esercizio del nuovo fascio di binari interni al porto, si stanno realizzando finalmente le condizioni affinché il trasporto intermodale possa registrare una inversione di tendenza rispetto a quanto si è registrato fino ad oggi, non solo nel convenzionale ma anche nel settore container.

Da registrare già un accresciuto interesse da parte negli operatori portuali ad investire su questa modalità di trasporto anche alla luce degli interventi migliorativi portati avanti dall’AdSP nell’ambito dell’efficientamento generale del sistema ferroviario.

L’intermodalità, in particolare per il Porto della Spezia, ha rappresentato da anni un valore aggiunto, il vero punto di forza di un sistema logistico efficiente e sostenibile.

Il traguardo da raggiungere entro il 2026 del 50% dei volumi non è più solo un obiettivo ma un impegno che l’AdSP richiede a tutti gli operatori del sistema portuale attraverso atti e progetti concreti. Ben coscienti del fatto che l’intermodalità non si può né imporre né semplicemente auspicare, l’AdSP intende esercitare il proprio ruolo di governance di un sistema portuale e logistico complesso basato sull’integrazione delle modalità di trasporto su ferro e su gomma, attraverso una serie di azioni positive sulle infrastrutture e sui servizi.

In particolare  per quanto riguarda il porto della Spezia, dopo l’avvio dei lavori di potenziamento dei binari di La Spezia Marittima e l’assegnazione del servizio di manovra ferroviaria al Gestore Unico MIST/LSSR, l’AdSP ha il compito di mettere in atto tutte quelle azioni e iniziative di gestione per dotare il sistema portuale di servizi ferroviari sempre più efficienti e sostenibili, più integrati nell’ottica del “corridoio logistico”, più innovativi in termini di applicazione di nuove tecnologie.Dal punto di vista infrastrutturale, i prossimi anni saranno quindi caratterizzati dai lavori di potenziamento dello scalo di La Spezia Marittima. Saranno anni particolarmente delicati dal punto di vista ferroviario per il nodo spezzino e l’AdSP avrà l’importante ruolo di guida affinché insieme alla collaborazione di tutti gli operatori del trasporto intermodale non ci siano perdite in termini di prestazione e numero treni dall’intero sistema portuale, ma, al contrario, si possa garantire la tenuta del servizio senza perderne la qualità. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo sarà fondamentale il ruolo svolto da parte dell’Autorità di Sistema Portuale con la collaborazione di tutti gli attori, terminalisti, imprese ferroviarie, MTO, Gestore Unico, operatore di manovra, RFI. Il ruolo dell’AdSP nell’ambito del comprensorio ferroviario secondo anche quanto stabilito da ART, sarà fondamentale nel monitorare il livello di servizio offerto e nel supporto, nel rispetto dei ruoli definiti, agli operatori del trasporto.

Ancora più strategico sarà il ruolo di Santo Stefano di Magra all’interno del comprensorio ferroviario, soprattutto durante tutta la fase dei lavori che interesseranno, in modo consistente, il nodo ferroviario della Spezia Marittima a partire da gennaio 2022.

Obiettivo dell’AdSP è quello di costruire, in collaborazione con il GU, un servizio di navette ferroviarie tra porto e Santo Stefano Magra, comprendente le varie aree raccordate. Questo progetto ha come obiettivo sopperire alle difficoltà operative dello scalo portuale e allo stesso tempo essere di supporto per l’autotrasporto che altrimenti si potrebbe trovare in gravi difficoltà nella gestione di volumi di merce non trasportati via ferro. Il progetto, che nasce da esigenze operative di tipo straordinario, diventerà parte fondamentale della strategia ferroviaria dell’AdSP e sarà completamente integrato nel servizio ferroviario dell’intero sistema.

Tra le iniziative che l’AdSP intende attivare, rientra anche l’estensione al porto di Marina di Carrara del comprensorio ferroviario così come definito da ART (La Spezia Marittima, La Spezia Migliarina, Santo Stefano di Magra), al fine di incrementare l’efficienza del servizio ferroviario dell’intero sistema portuale. Con l’obiettivo di incrementare il numero di servizi ferroviari di collegamento tra i porti del Sistema portuale del Mar Ligure Orientale e le aree di mercato interne, l’AdSP vuole mettere in atto azioni di promozione del proprio sistema intermodale sia a livello nazionale che internazionale. Già oggi il porto della Spezia vanta servizi efficienti verso numerose destinazioni nei mercati di riferimento.

 

L’utilizzo della modalità ferroviaria rientra a pieno titolo tra gli obiettivi strategici delineati dalle politiche europee, richiamata prima nelle regolamentazioni della TEN-T (Regolamenti UE 1315 e 1316), poi nel Next Generation EU, nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza nell’ambito della Missione “Infrastrutture per la mobilità”.

Da segnalare che, nell’ambito del fondo complementare PNRR, sono stati previsti circa 200 milioni di euro da destinare al rinnovo del materiale rotabile mentre la parte relativa agli investimenti è ricompresa nei contratti di programma RFI.

Il porto della Spezia, identificato come porto Core del corridoio Scandinavo-Mediterraneo nelle regolamentazioni UE TEN-T 1315/2013, è stato inoltre incluso nel Corridoio Mediterraneo nell’ambito delle ultime modifiche all’allineamento dei corridoi che interessano l’Italia ricomprese nel Regolamento CEF2.

L’essere incluso, quale porto Core in entrambi i corridoi TEN-T, comporta indubbi vantaggi in termini di possibilità di accesso a finanziamenti sulla rete necessaria al porto per migliorare l’accessibilità ai mercati inland di riferimento.

L’AdSP intende continuare a partecipare attivamente alle riunioni dei Forum di Corridoio, sia ScanMed che Mediterraneo, ed alle riunioni del Rail Freight Corridor, al fine di presentare i propri progetti di sviluppo del trasporto ferroviario, monitorare le iniziative della Commissione europea relative al settore, condividere con gli altri stakeholders progetti comuni di carattere internazionale da attivare anche grazie allo strumento della progettazione comunitaria.

Principali destinazioni e rilanci ferroviari raggiungibili dal porto della Spezia

L’aver creduto per tempo all’uso della ferrovia, anticipando su questo terreno anche porti più rilevanti, ha permesso alla comunità portuale spezzina di maturare importanti esperienze in questo settore, consentendo un innalzamento della soglia competitiva nel panorama dello shipping.

Questa predisposizione dovrà però essere ulteriormente guidata e facilitata proprio per consentire non solo di mantenere i livelli di eccellenza raggiunti, ma anche di traguardare nuove possibilità di espansione dei propri mercati di riferimento, in particolare Germania e Svizzera.

A tale scopo gli operatori interessati pianificano costantemente nuovi servizi intermodali per offrire ulteriori efficienti connessioni di traffico fino ai mercati dell’Europa centrale.

L’attivazione, quale primo porto in Italia, delle procedure di fast corridor ferroviario e l’implementazione di nuove tecnologie applicate al settore per la digitalizzazione di processi relativi al trasporto su ferro potranno comportare un ulteriore incremento dell’intermodalità grazie all’offerta di servizi più efficienti alla merce.

(22 – continua)

Il porto della Spezia, identificato come porto Core del corridoio Scandinavo-Mediterraneo nelle regolamentazioni UE TEN-T 1315/2013, è stato inoltre incluso nel Corridoio Mediterraneo nell’ambito delle ultime modifiche all’allineamento dei corridoi che interessano l’Italia ricomprese nel Regolamento CEF2.

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