Genova – Piero Silva, docente all’Esitc di Caen di progetti portuali, direttore di progetto per 18 opere marittime nel mondo, è tornato a dire la sua sulla diga di Genova che considera come progetto “infattibile”.

“Il progetto della diga di Genova – ha testualmente dichiarato all’Ansa Mare – è un’opera faraonica, fuori da ogni standard mondiale di profondità (50 metri) e lunghezza (4.400 metri), proibitiva in termini di costi e tempi (perché costerà molto di più di quanto annunciato, almeno 1,7 miliardi, con minimo 15 anni di lavori), che sono del tutto teorici perché non ci sono garanzie di fattibilità tecnica adeguate”.Per l’ingegnere portuale, che si era dimesso da consulente esterno di direttore tecnico dell’equipe del Rina per il Project management consulting della nuova diga perché le sue osservazioni non erano state prese in considerazione, il progetto alternativo sarebbe realizzare una diga a 30 metri di profondità e con un nuovo layout, che diventerebbe possibile demolendo per intero la vecchia diga.

Silva facendo il paragone con il Mose ha commentato infine che “quello per Venezia è un progetto complicato, doveva costare un miliardo e mezzo e alla fine ne costerà 7 e probabilmente non sarà mai finito. Chi ci ha guadagnato? Non il contribuente o Venezia, le imprese sì. Quindi per Genova e l’Italia sana si tratta di vigilare che non si ripeta questa situazione: la diga a -50, infattibile mi angoscia e temo che resti lì”.