Esami bloccati dalla burocrazia, imprese di noleggio e turismo nautico a rischio

Roma – Cresce la preoccupazione per il turismo nautico italiano con l’avvicinarsi della stagione estiva per la quale è a rischio perfino il suo avvio.

Ciò a fronte di una richiesta di personale qualificato elevatissima con un bacino stimato in 3.000 persone e oltre 1.500 domande d’esame presentate a livello nazionale per il nuovo titolo professionale semplificato che era atteso da 15 anni a seguito della sospensione del rilascio del precedente attestato di “Conduttore del diporto”.

A lanciare l’allarme è stato Simone Morelli (nella foto), amministratore delegato di North Sardinia Sail e presidente dell’Assemblea delle imprese di noleggio e locazione di Confindustria Nautica, che, in una pesante nota, rileva le difficoltà operative  dovute al mancato rilascio dei titoli di ufficiali del diporto, che sono essenziali per la gestione delle unità da noleggio.

E la complessità della situazione è tale che si è reso necessario un nuovo intervento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Patrizia Scarchilli, direttore generale per il mare, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, ha firmato una nuova circolare di chiarimenti in merito alle modalità d’esame per il conseguimento del titolo professionale di ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe, regolamentato dal decreto dirigenziale 14 marzo 2025, n. 40. La circolare ministeriale ha fornito indicazioni a diverse Capitanerie di Porto. In particolare alla Capitaneria di Gaeta viene ribadito che le domande presentate prima dell’entrata in vigore del d.d. n. 40/2025 devono seguire la disciplina più favorevole al candidato, anche se adottata successivamente alla data di presentazione della domanda. Questo principio di “favor libertatis” dovrebbe snellire le pratiche. Alla Capitaneria di Pesaro e Salerno, viene confermato il riconoscimento del certificato Master Gt 200 rilasciato dall’ente inglese Mca e dei certificati rilasciati nel rispetto della Convenzione Imo Stcw’78, consentendo il conseguimento del titolo senza esami per i possessori.

Per tutte le Capitanerie viene chiarito che la prova di carteggio nautico è la medesima prevista per gli esami di patente nautica (articolo 6, d.m. 10 agosto 2021) e ne sono esonerati i candidati con patente nautica di categoria A (senza limiti dalla costa); che per la specializzazione vela non sono previste eccezioni alle disposizioni dell’articolo 8 del d.m. 10 maggio 2005, n. 121 e che per il rilascio senza esami ai possessori di patente nautica di categoria B (navi da diporto), la prassi consolidata prevede che il titolo sia rilasciato dalla stessa Capitaneria di porto che ha emesso la patente.

Ma nonostante l’intervento, Simone Morelli ha ricordato che “è stato necessario un nuovo intervento del Ministero per provare a sbloccare gli esami per il rilascio del nuovo titolo professionale del noleggio, ad oggi aperti in sole cinque Capitanerie in tutta Italia”. Molti altri uffici territoriali hanno invece inviato altre richieste di chiarimento al Ministero, mentre la situazione si è aggravata a causa di un’applicazione restrittiva di un vecchio orientamento da parte di alcune Capitanerie.

E tutto questo avviene di fronte a una situazione di carenza di personale per le unità in ‘noleggio’ (con equipaggio). E come se ciò non bastasse ancora si aggiunge l’ostacolo alla “locazione” delle barche (senza equipaggio), pratica che verrebbe “osteggiata sulla base di un’erronea interpretazione (peraltro già cassata nel 2009 dalla giustizia amministrativa).

A Morelli  non è rimasto che lanciare un appello attraverso Confindustria Nautica affinché si agisca con la massima urgenza per sbloccare l’impasse e garantire la disponibilità del personale necessario, fondamentale per il buon andamento del turismo nautico italiano.

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