Palio del Golfo: la Borgata marinara Venere Azzurra dice no allo sfratto dalla sua sede storica

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SAN TERENZO – Nella serata di giovedì 7 marzo si è svolta la riunione del Comitato delle borgate, con all’ordine del giorno anche della scelta dell’amministrazione lericina di sfrattare la borgata marinara Venere Azzurra dai locali che la ospitano da più di 70 anni.

Nel corso dell’assemblea, le borgate marinare hanno conferito all’unanimità, delega al direttivo del Comitato per organizzare un
incontro con il sindaco di Lerici, con l’obiettivo di individuare soluzioni alternative che non vadano a sradicare la borgata marinara Venere Azzurra da San Terenzo, suo territorio nativo.

“Con che principio – dichiara il direttivo di indirizzo della borgata Venere Azzurra- il sindaco Paoletti sradica una borgata marinara dal luogo che dal 1953 ne rappresenta radici, cuore e casa per conferirlo ad un’altra borgata del territorio che possiede già una propria sede a 50 metri di distanza, inaugurata da pochi anni?

Ancora non riusciamo a comprenderne chiaramente le motivazioni. La borgata marinara Venere Azzurra è legata al territorio che l’ha vista nascere. Il suo presente e il suo futuro affondano le radici nella storia del suo passato. La decisione di sfrattarla dai suoi luoghi e dal suo borgo, ha come prezzo quello di reciderne le radici, e l’identità. Non importa che si tratti di uno spostamento di pochi chilometri. È impossibile non  affermare che scegliendo di allontanare la borgata marinara Venere Azzurra dalla sede che ha lei stessa contribuito a realizzare si facciano “figli e figliastri”.

E davvero la borgata marinara del San Terenzo ritiene corretta la scelta dell’amministrazione comunale di sradicare la Venere Azzurra dalla sua sede storica?

Un locale di 20 mq, unico ricovero a disposizione della borgata, al quale ci legano però tradizione, origini e cuore, è davvero essenziale per l’attività della borgata del San Terenzo, quando oggi può usufruire di una magnifica palestra con doccia e spogliatoio a sua disposizione solo pochi metri più in là?
Senza dimenticare che, l’amministrazione comunale ha appena investito migliaia di euro per installare una nuova gru da mettere a
disposizione di entrambe le borgate, ma che, in questo modo, rimarrebbe in uso solo ad una: il San Terenzo. Non da ultimo,
l’amministrazione lericina ha posto in essere un importante progetto per realizzare un hangar, sotto piazzetta Brusacà al fine di accogliere le barche del Palio.
Se davvero il primo cittadino di Lerici ritiene che a San Terenzo, oggi, due borgate siano troppe, come giustificherebbe la presenza di due borgate marinare, quella del Lerici e della Venere Azzurra, in estate, sul molo lericino, tra movida, turisti ed eventi?

Ritiene che troverebbero una collocazione migliore e un maggiore spazio per le proprie attività?
Il sindaco ha affermato che il restauro della galleria della Marinella, che sta volgendo al termine, avrebbe permesso il ricovero delle
imbarcazioni di entrambe le borgate santerenzine.

Potrebbe quindi questa essere una delle tante soluzioni alternative che permetterebbero alla borgata del San Terenzo di ricoverare le proprie barche “in sicurezza”, senza sradicare la nostra borgata dal luogo che l’ha vista nascere”

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