Overmarine: quel travel lift per la nautica atteso nel Porto di Marina di Carrara

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MARINA DI CARRARA – VIAREGGIO – La questione dei rischi ambientali connessi all’ampiamento del porto riemerso da una lettera dell’ex ministro Lunardi ha sollevato i timori di chi lavora e sviluppa nello scalo le sue attività.

Tra questi, per la nautica da diporto è intervenuta su La Nazione di Massa Carrara Katia Balducci (nella foto sotto), amministratore delegato di Overmarine ed Effebi, che come altri tre cantieri della zona – Baglietto, Sanlorenzo e Tisg – ha investito nell’area proprio perché dotata di porto e in previsione di avere un’area attrezzata per la nautica per poter sviluppare l’attività.

Overmarine ha oltre 160 dipendenti diretti e altri 500 dell’indotto distribuiti su oltre 190mila metri quadri dei 10 stabilimenti produttivi presenti a Viareggio, Massa e Pisa.

Katia Balducci ha spiegato che da anni si attende che il porto attrezzi un’area per la nautica e il travel lift che tutte le aziende del  attendono per ultimare in mare le operazioni che adesso facciamo nel Cantiere di Viareggio (nella foto sopra il titolo).

E ancora: “Il travel significa nuovi posti di lavoro, non solo per le aziende della nautica che qui amplierebbero i propri investimenti, ma anche in banchina perché per le manovre dell’importante infrastruttura è necessario nuovo personale specializzato. Adesso noi nel porto possiamo appena fare il varo. Qui costruiamo i gusci in vetroresina e se terminiamo una barca dobbiamo vararla e portarla via. Gli allestimenti interni avvengono a Viareggio. Adesso è tutto molto complicato, per utilizzare un piazzale per il varo dobbiamo attendere i tempi delle attività commerciali che sono incompatibili”.

E infine: “Con la Effebi produciamo grandi barche per la Guardia di finanza, ma le prove necessarie alla nautica militare non le possiamo fare in porto. Se si organizza un travel lift sarà poi necessaria una società che lo gestirà e che darà lavoro almeno a una decina di persone”.

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