Oltremare. Racconti di banchina, il libro di Cristina Lorenzi “per chi osa fare il grande passo”

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MARINA DI CARRARA – “Un libro per chi ama il mare, per chi lo conosce, ma anche per chi non lo conosce e non osa fare il grande passo”.

E ancora un libro “Per chi vorrebbe staccarsi dalla banchina e provare l’emozione del vento e non trova il coraggio. Per chi vuole tentare la carta della libertà”.

Così i media apuani hanno salutato il libro ‘Oltremare. Racconti di banchina’ (Carte Amaranto editore) di Cristina Lorenzi, caposervizio de La Nazione di Carrara, libro presentato ieri pomeriggio nella sede dell’Autorità portuale a Marina di Carrara, con l’introduzione del presidente Mario Sommariva. Intervistata dal giornalista David De Filippi, Cristina ha poi ripercorso, con la chiarezza da par suo, la genesi, lo sviluppo e soprattutto la mission sviluppata “in cinque capitoli di storie di mare, di vento, di amicizia”.

Che è poi il racconto delle imprese di cinque persone che hanno deciso di dare sul mare un completamento alla propria esistenza, quelle di tre intrepidi marinai che hanno affrontato l’Atlantico e circumnavigato il globo e del team della “!Vela della rinascita” che “ha restituito il sorriso a donne malate, pazienti oncologiche o vittime di violenza”.

“Donne che per la prima volta si sono rimesse il costume, hanno fatto il bagno tutte insieme, acquagym con la fisioterapista, hanno cazzato rande e tenuto il timone ritrovando nel vento la spinta per ripartire, ricominciare dopo la caduta”.

Ma ci sono anche due sorprese proprio perché inaspettate.

Cristina non si limita infatti a raccontare le storie di altri, ma si ritrova volutamente coinvolta grazie alla sua non comune sensibilità, nelle storie con la sua storia, che è l’autobiografia di una skipper, di una mamma, di una giornalista che nonostante gli impegni di una professione invasiva per sua stessa natura è riuscita a salpare sulla sua barca a vela appunto con le donne coraggiose che ha incontrato e spesso al battesimo del mare, con bambini “che hanno imparato le regole del dovere e l’amore per la natura” in traversate in Corsica, attorno alle isole toscane, tra burrasche e notti tranquille.

E tutte sono andate via via ad arricchire un patrimonio di incontri e amicizie. L’altra sorpresa del libro di Cristina contribuisce a dare tocco di convivialità quotidiana perché  ogni storia è abbinata a una ricetta con quanto passa la cambusa, a un vino e a “una musica che fa da colonna sonora”.

 

 

 

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