Nella morsa di pandemia, caro energia e inflazione la Bce lascia invariati i tassi di interesse

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Monaco – La pandemia rallenta ma il caro energia (gas e elettricità) rischia di frenare la tenuta strutturale della ripresa economica al quale si somma l’incertezza sull’andamento dell’inflazione.

In questa situazione la Bce, come si sa, ha deciso di lasciare i tassi d’interesse fermi, invariati. Il tasso principale dunque rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.

La Banca centrale europea ha inoltre  confermato lo scenario delineato a dicembre sugli acquisti di bond: nel primo trimestre gli acquisti netti di attività nell’ ambito del programma pandemico (Pepp) procederanno a un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente e il programma giungerà a conclusione alla fine di marzo mentre i reinvestimenti proseguiranno almeno fino alla fine del 2024.

Confermate anche le altre decisioni prese a dicembre: il programma App proseguirà al ritmo di 40 miliardi di euro al mese nel secondo trimestre e di 30 nel terzo per poi tornare al ritmo regolare di 20 miliardi di euro al mese a partire da ottobre.

Il Consiglio direttivo rimane infine pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine.

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