Nel Porto di Trieste con Vittorio Torbianelli è iniziato il difficile dopo Zeno D’Agostino

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Trieste- E’ cambiata nel segno della continuità la guida della Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e quindi del Porto di Trieste.

A seguito delle dimissioni (anticipate rispetto alla scadenza di dicembre 2024) per motivi personali del presidente Zeno D’Agostino a far luogo dal 1° giugno, il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha nominato commissario straordinario Vittorio Torbianelli.

La scelta del prof. Torbianelli, segretario generale dell’Authority da aprile 2021, consentirà dunque e infatti  di “portare avanti in continuità i numerosi progetti anche infrastrutturali attualmente in corso”.

Prima del suo ingresso in AdSP nel 2017, dove si è occupato delle attività di pianificazione strategica e internazionalizzazione, Torbianelli  è stato professore associato di Economia all’Università degli Studi di Trieste e ha lavorato come consulente ed esperto economico di varie Istituzioni nazionali e all’estero, nei settori della portualità e della logistica.

Questo il messaggio del prof Torbianelli: “Ringrazio il ministro Salvini per la fiducia che mi ha accordato. Lavoreremo per portare avanti lo straordinario lavoro fatto dal presidente D’Agostino. Prioritario sarà, soprattutto, vigilare sul rispetto delle tempistiche e sull’avvio di tutti i cantieri e opere finanziate con i fondi del PNRR e PNC. Lo sviluppo delle attività del sistema portuale che gravita attorno agli scali di Trieste e Monfalcone e il benessere della sua comunità sarà il principio guida su cui ci concentreremo in totale continuità e in sinergia con tutti gli Enti del territorio”.

Zeno D’Agostino, che ha guidato il porto di Trieste e poi il porto di Monfalcone dal febbraio 2015 al maggio 2024), ha ringraziato Torbianelli per il suo lavoro formulandogli i migliori auguri  “per le sfide future che aspettano l’Ente, soprattutto per l’avvio nei tempi degli investimenti infrastrutturali in corso nei nostri due porti, strategici non solo per il territorio, ma per il Paese”.

E ancora: “Basti pensare  che il sistema incardinato attorno allo scalo giuliano non solo è un modello, ma è un motore su cui si concentrano più di 2 miliardi di investimenti tra pubblico e privato:”

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