Genova – Sono già due le navi fermate dall’inizio dell’anno dal Nucleo ispettivo della Guardia Costiera di Genova nell’ambito del Port State Control, l’attività di verifica sulle unità straniere che scalano i porti italiani.
Dopo la portacontenitori MSC Charlotte detenuta alla Spezia alla vigilia dell’Epifania, questa volta è toccato alla nave da carico MAY B di bandiera panamense, costruita nel 1994 e varata nel 1996, di circa 1600 tonnellate di stazza, con 25 anni di servizio alle spalle, gestita da una compagnia con sede ad Istanbul e la cui proprietà risulta di una società registrata a Marshall Island.
La nave è stata individuata grazie al sistema di targeting elaborato dal Comando generale della Guardia Costiera in attuazione degli obiettivi strategico-operativi conferiti dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.
Il sistema prevede un’analisi più dettagliata delle informazioni delle navi che scalano i porti nazionali così da consentire un’immediata individuazione delle unità a maggior rischio potenziale. Tra gli elementi considerati si annoverano le performance della compagnia di gestione e della bandiera, gli esiti delle precedenti ispezioni ed eventuali fattori imprevisti.
La nave sarà ora sottoposta alle verifiche tecniche e documentali necessarie a garantirne la sicurezza. Solo a seguito gli ispettori torneranno a bordo per verificare l’assolvimento delle carenze e, quindi, se del caso, autorizzare la partenza della nave.
L’Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, ricorda che:”L’attività di controllo sulle navi straniere che approdano in Italia – il cosiddetto Port State Control – è effettuata in aderenza alle convenzioni internazionali e alle direttive europee sulla materia”. Inoltre, sottolinea che “il Port State Control è fondamentale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard sviluppati a garanzia della tutela dell’ambiente marino, dei lavoratori marittimi e della salvaguardia della vita umana in mare. Per queste ragioni – continua l’Ammiraglio – in ottemperanza alle indicazioni del Ministro e del Comandante generale, perseguiamo con decisione l’obiettivo operativo che ci è stato assegnato e che mira al continuo miglioramento degli standard di sicurezza del trasporto marittimo attraverso le attività ispettive di Safety (Flag State Control e Port State Control) e Security (Maritime Security. In tale quadro svolgiamo una costante azione di monitoraggio delle navi che approdano in Liguria, individuando e ispezionando con regolarità quelle potenzialmente più a rischio”.
Fonte: Seareporter e nota Capitaneria di Porto di Genova