Tempo di lettura: < 1 minuto
Baltimora (Stati Uniti) – Uno scheletro informe di rottami è quel che resta del ponte Francis Scott Key Bridge di Baltimora crollato nella notte dopo l’impatto con la struttura di una nave portacontainer che aveva perso “propulsione” ed era diventata ingovernabile.
Questo in sintesi l’incidente, sul quale le notizie si susseguono a ritmo serrato, che stanno facendo il giro del mondo non solo marittimo ovviamente avvenuto nella notte dopo che la portacontainer Dalì aveva notificato al dipartimento dei Trasporti del Maryland che era stato perduto il controllo che poteva essere possibile la collisione con il ponte come è avvenuto provocando il collasso della struttura.
Secondo la Cnn la nave mercantile battente bandiera di Singapore ha cambiato rotta e ha virato verso un pilastro poco prima dell’impatto, come peraltro confermato da un’analisi effettuata dei dati di tracciamento delle navi di MarineTraffic.
In una nota diffusa sul suo sito web la Maritime and Port Authority di Singapore (Mpa)precisa che si tratta della nave portacontainer, ‘Dali’, con 22 membri dell’equipaggio a bordo al momento della collisione con il ponte. L’Autorità fa sapere di essere in contatto con la Guardia Costiera Usa e la compagnia di gestione della nave per fornire l’assistenza necessaria e garantisce piena collaborazione alla Guardia Costiera Usa nelle indagini che in parallelo sta svolgendo lei stessa.
I media locali aggiungono che al momento del crollo era sul ponte una ventina di operai che stavano facendo riparazioni al manto stradale. Sul ponte si trovavano anche alcuni automezzi, tra questi anche un Tir che sono precipitati in acqua e che sarebbero stati individuati dai sonar dei vigili del fuoco.
Sono in corso le operazioni di ricerca per almeno sette persone, ha detto il capo dei Vigili del fuoco di Baltimora.